Tap: secondo giorno di stop ai lavori

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Manifestanti seduti davanti ai cancelli del cantiere della Tap a Melendugno, nel Leccese, durante la protesta contro l'espianto degli ulivi dal tracciato del microtunnel e contro il progetto di approdo del gasdotto dell'Adriatico. La polizia è presente in maniera massiccia e ha delimitato, posizionando gli automezzi in dotazione, l'area prevista per il passaggio dei tir che trasporteranno gli ulivi. Meledugno (Lecce), 29 marzo 2017. ANSA/ STEFANIA CONGEDO

Per il secondo giorno sono fermi i lavori al cantiere Tap in località San Basilio, a San Foca di Melendugno dove nei giorni scorsi ci sono state tensioni e scontri tra forze di polizia e i comitati che si oppongono all’espianto degli ulivi lungo il tracciato del microtunnel del gasdotto che porterà in Italia il gas dell’Azerbaijan.

Sul posto continua ad essere attivo il presidio dei No Tap, anche se la presenza dei manifestanti si è notevolmente ridotta per via della sospensione degli espianti, che dovrebbero riprendere lunedì prossimo. Qualcuno ha chiuso il cancello d’ingresso del cantiere con una catena e un lucchetto che è stato rimosso stamane dalle guardie giurate rimaste dentro il recinto. Nelle stradine interpretali restano le trincee costruire dagli attivisti con pietre, cassonetti e materiale di risulta. Il comune di Melendugno sta avendo difficoltà a trovare ditte che si prestino alla rimozione, segno di una tensione ancora alta.

ansa

di Antonio Carbonara

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