Stefano de Carolis al Libro Possibile di Polignano a Mare presenta “Con un piede nella Fossa” , storie di malavita e camorra barese ( 1861-1914 )

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Con un piede nella Fossa” , storie di malavita e camorra barese 1861-1914, di Stefano de Carolis,  edito da LB edizioni. Il lavoro sarà presentato sabato 7 Luglio sulla piazza dell’Orologio alle ore 20:30, nell’ambito della rassegna “Il Libro Possibile” che si terrà dal 04 al 07 Luglio. Con l’autore interverranno il Procuratore della Repubbica di Bari e Foggia dott Giuseppe Volpe e il Gen.B CC Giovanni Cataldo, Comandante della Legione CC Puglia. Modererà l’incontro Marialuisa Sgobba, giornalista reti Mediaset.

Si intitola “Con un piede nella fossa” (LB Edizioni) l’esordio editoriale dello studioso turese Stefano de Carolis, sottufficiale nell’Arma dei Carabinieri, ricercatore storico, cultore di storia patria e giornalista. Un lavoro inedito sulla criminalità in Puglia,  indagine accurata su un periodo compreso tra il 1860 e il 1914. Siamo alla soglia della Prima Guerra Mondiale, con tutte le conseguenze che si avranno sul contesto sociale e civile dell’epoca.

Il libro di Carolis è stato selezionato tra 750 libri di autori provenienti da tutta Italia. Un traguardo importante per chi negli anni si è dedicato alla ricerca.

La trama del libro appare subito affascinante e intrigante: si parte dalla criminalità organizzata di Bari e provincia è il “maxi processo” celebrato alla fine dell’800, quando il Codice Zanardelli muove i suoi primi passi e consente di portare in giudizio 200 imputati, ritenuti affiliati alla “malavita”.

Un avvenimento in cui de Carolis si imbatte per caso: «Tutto nasce circa 15 anni fa. Curiosando in un negozio di antiquariato in Lombardia, trovai una fotografia datata in cui era ritratto uno stuolo di detenuti scortati dai Carabinieri Reali, che usciva dal Castello Svevo di Bari in occasione di un processo penale. Acquistai questa ed altre fotografie che immortalavano i volti di alcuni malavitosi baresi e, ritornato a casa, decisi di approfondire l’antica vicenda giudiziaria in cui mi ero imbattuto».

Abbiamo chiesto a Carolis quali peculiarità aveva e ha la criminalità barese. Egli annota attraverso la sua ricerca come  la struttura della criminalità organizzata non sia cambiata: certo si è “raffinata”, scegliendo campi di azione differenti in cui investire, ma ha mantenuto tratti distintivi costanti: dall’efferatezza, all’arroganza e al modus operandi, passando per la forza pervasiva capace di incidere negativamente sullo sviluppo civile ed economico di un territorio che stava crescendo in modo considerevole.

Il libro ha ottenuto il  patrocinio del Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri di Roma e dell’Associazione Grafologica Italiana. Il saggio contiene un cenno anche su Turi, con fatti e protagonisti del tutto “passivi”, attori in un traffico di banconote false che ha interessato soprattutto il Comune di Polignano a Mare, come base logistica.

Nota sull’Autore

Stefano de Carolis, classe 1969, sottufficiale nell’Arma dei Carabinieri, ricercatore storico, cultore di storia patria e giornalista.

Specializzato nella Tutela e Salvaguardia del Patrimonio Culturale Nazionale, presso il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo del MiBACT di Roma. Già in servizio presso il Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale.

Collabora con alcune testate giornalistiche locali e nazionali, e con il giornale statunitense, “L’Italo-Americano”, settimanale bilingue pubblicato dal 1908 in California U.S.A..

Antonio Carbonara

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