Arte: in tanti a Napoli per la mostra documentaria “Viaggio in Italia” a cura di Angelo Pascual De Marzo

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Esito di successo per la Mostra documentaria “Viaggio in Italia” a cura di Angelo Pascual De Marzo allestita a Napoli presso la splendida cornice del complesso monumentale di San Severo al Pendino dal 5 al 12 aprile scorso. Il merito non va solo al curatore Angelo Pascual De Marzo ma anche all’associazione culturale “I Luoghi della Musica” dedita sin dal 2010 alla promozione della cultura, l’arte, l’istruzione nonché il turismo e le attività musicali e di spettacolo con idee e progetti innovativi di ampio respiro culturale.

L’iniziativa a (ingresso libero) ha visto la collaborazione del Comune di Napoli (Assessorato alla Cultura e al Turismo) e di numerosissimi patrocini che hanno creduto nel progetto tra cui la Regione Campania, la città metropolitana, il Conservatorio di musica “San Pietro a Majella”, la Chiesa di Napoli, l’ente provinciale per il turismo, la camera di commercio e non ultimo il Parlamento Europeo. Non si tratta del “Viaggio in Italia” compiuto da Johann Wolfgang von Goethe tra il 3 settembre 1786 ed il 18 giugno 1788, ma della nuovissima mostra documentaria, realizzata su pannelli da Angelo Pascual De Marzo, sui viaggi in Italia dei quattro più noti musicisti europei (Mozart, Mendelssohn, Liszt, Wagner) grazie a cui hanno tratto ispirazione, dalla natura con i suoi meravigliosi paesaggi, per le loro composizioni musicali snodandosi in un percorso culturale-turistico così raccontatoci dal curatore della mostra. La Mostra documentaria composta da 9 pannelli spiega i viaggi fatti in Italia dai musicisti con supporto di cartina geografica. Per tutto il Sette e l’Ottocento l’Italia è attraversata da schiere di artisti e uomini di cultura che visitano i luoghi d’arte e ricercano le bellezze della natura. Gli artisti, è ovvio, trovano in Italia abbondanti motivi d’ispirazione; ma un viaggio nel paese dell’ arte, ricco delle vestigia di un grande passato, e un contatto con un popolo “primigenio” e spontaneo, ancora vicino – nei miti d’oltralpe – allo stato di natura, è un’esperienza che tutte le buone famiglie europee giudicano necessaria per i propri giovani rampolli, che hanno modo così di completare la loro educazione e di sviluppare il senso del bello. I musicisti hanno un motivo in più per compiere il loro pellegrinaggio italiano. È il mito tenace della patria del belcanto, della musica che sgorga con felicità e naturalezza, unito all’ effettiva grandezza della tradizione musicale del passato e al fatto che la musica permea ogni strato della società italiana. Si potrà seguire, nel loro itinerario lungo la penisola, quattro musicisti che con l’Italia ebbero un intenso rapporto e per i quali l’esperienza italiana ebbe un grande valore artistico e umano. Il curatore, Angelo Pascual De Marzo è nato a Caracas (Venezuela) nel ‘77, e ha mostrato sin da piccolo grande interesse per la musica e lo spettacolo conseguendo eccellentemente presso il Conservatorio “N. Piccinni” di Bari gli studi musicali in pianoforte, canto lirico, organo e iniziando prematuramente a lavorare e a collaborare con numerosi enti, associazioni culturali e musicali sia italiane che straniere, svolgendo attività concertistica e didattica. Il suo carattere brillante, ironico, energico e socievole gli hanno anche permesso mansioni di organizzazione eventi e ufficio stampa per numerose istituzioni. Scrive per testate giornalistiche di cultura-spettacolo-costume. Dal 2010 è Presidente dell’Associazione Culturale “I Luoghi della Musica”. Nel gennaio 2013 la sua prima pubblicazione “Niccolò Piccinni le Barisien” il racconto di un musicista del’700 (Ed. Il Mondo della Luna) e “Sulle Note della Storia” estratto per il Comune di Bari. Nel maggio 2014 la sua seconda pubblicazione, anch’essa innovativa intitolata “I Luoghi della Musica BARI” (Ed. Il Mondo della Luna). Giunti al termine dell’esposizione della Mostra documentaria “Viaggio in Italia” come afferma Angelo Pascual De Marzo, possiamo dire di aver raggiunto una solidità e una notorietà internazionale che sono purtroppo rare nel panorama musicale. Questa iniziativa ha creato anche una svolta di impegno non più soltanto di tipo artistico ma sempre di più di carattere didattico e sociale, vista la grande presenza di alunni e di turisti, caratterizzando così sempre più anche le prossime attività de “I Luoghi della Musica”.

di Maria Cristina Consiglio

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