Taranto, il procuratore Matteo di Giorgio fuori dalla magistratura: rimozione da parte del Csm

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Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel corso dell'intervento allAssemblea plenaria del Consiglio Superiore della Magistratura, in occasione del conferimento dellUfficio di Primo Presidente della Suprema Corte di Cassazione e di Procuratore Generale della Repubblica presso la Corte di Cassazione, 22 dicembre 2017. ANSA/Paolo Giandotti - Ufficio per la Stampa e la Comunicazione della Presidenza della Repubblica EDITORIAL USE ONLY

Nell’agosto scorso era stato condannato in via definitiva a otto anni di reclusione per concussione e corruzione in atti giudiziari. Ora il sostituto procuratore di Taranto Matteo di Giorgio – attualmente detenuto nel carcere di Matera – è fuori dalla magistratura.

 

La Sezione disciplinare del Csm, che lo aveva già sospeso, lo ha rimosso dall’ordine giudiziario. Di Giorgio finì agli arresti domiciliari nel 2010 con l’accusa di aver abusato delle sue funzioni per interferire nella vita politica del suo paese, Castellaneta (Taranto). A chiedere la rimozione oggi è stato il Pg della Cassazione Gabriele Mazzotta, per una serie di accuse, alcune delle quali cadute in prescrizione in sede penale: come quella di aver costretto un consigliere comunale a rassegnare le dimissioni, minacciando in caso contrario l’arresto di suoi familiari , con l’obiettivo di provocare lo scioglimento dell’amministrazione e la cessazione dalla carica del sindaco Rocco Loreto.

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