![ILVA: RIPARTE TAVOLO AL MISE. CONFINDUSTRIA,PRONTI A PROTESTA](https://i0.wp.com/www.ventiperquattro.it/wp-content/uploads/2019/01/9fca86ee832eb8dc844565f5278061a2.jpg?resize=600%2C397&ssl=1)
(ANSA) – TARANTO, 05 MAR – “Apprendiamo che, contemporaneamente alla chiusura di due scuole e l’interdizione della Salina Grande della città di Taranto, il ministro dell’Ambiente Costa invita a non creare allarmismi su aumento di inquinamento da diossina riportato da alcune associazioni, perché prima si dovrebbero avere dati scientifici e poi prendere eventuali decisioni. Caro ministro Costa, se questo è il suo approccio le chiediamo immediatamente di dimettersi e tornare a fare il carabiniere”. Lo scrivono cittadini, associazioni e movimenti aderenti al ‘Piano Taranto’ in una lettera aperta al ministro dell’Ambiente Sergio Costa. “In un Paese normale – aggiungono – un governo che si presenta come ‘cambiamento’ avrebbe fatto qualsiasi cosa per porre rimedio a tutto ciò, e invece ci troviamo punto e a capo, con garanzie ai nuovi acquirenti per ulteriori quattro anni fino al 2023, con tanto di scudo penale”.
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