Lo Snadir si appella al Comitato europeo dei diritti sociali: gli insegnanti di religione sono stati discriminati

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La Federazione Gilda-Unams e lo Snadir hanno proposto un reclamo al Comitato europeo dei diritti sociali di Strasburgo per denunciare la violazione di alcuni articoli della Carta sociale europea discendenti dalla ingiusta reiterazione dei contratti a termine degli insegnanti di religione cattolica.
La suddetta precarizzazione è aggravata dalle ulteriori scelte del Governo che con il D.L. 126/019 ha indetto, per i soli insegnanti di religione, un unico concorso “ordinario” che dovrebbe essere bandito entro l’anno 2020.
Infatti, mentre per tutti gli altri docenti saranno indette procedure “straordinarie” riservate a coloro che hanno maturato i 36 mesi di servizio, al fine di eliminare la piaga del precariato, tale opportunità non è stata prevista per gli insegnanti precari di religione.
A ciò si aggiunga la “vexata quaestio” che gli organici, ai fini della stabilizzazione, saranno calcolati sul solo 70% delle disponibilità dei posti, situazione, questa, che discrimina i soli insegnanti di religione poiché per i docenti delle altre discipline le stabilizzazioni sono fatte su “tutti” i posti vacanti e disponibili.
Per tali ragioni la FGU/Snadir ha proposto un reclamo al menzionato Comitato dei diritti sociali per violazione di alcuni articoli della Carta sociale europea tra cui la violazione del principio di non discriminazione e la violazione del diritto di uguaglianza per coloro che professano un credo religioso.
Lo Snadir continua a combattere a fianco dei precari nelle tante battaglie intraprese sia presso i Tribunali italiani che presso gli Organi giurisdizionali dell’Unione europea; presto saranno attivati i ricorsi sul territorio.

Redazione

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