Frodi in società Halal: Imam Bari si difende

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foto Sharif Lorenzini

Fornirà ai magistrati la propria versione “demolitrice dell’ipotesi accusatoria” l’Imam di Bari Sharif Lorenzini El Kafrawy, presidente della Comunità islamica di Puglia e amministratore di diverse società specializzate nelle certificazioni “Halal”, coinvolto in una indagine della Procura di Bari su presunte frodi societarie.

 

Nei confronti di Lorenzini il Tribunale di Bari ha disposto l’interdizione per un anno ed eseguito sequestri preventivi presso le sedi delle società a lui riconducibili. In una nota del suo difensore, l’avvocato Vincenzo Papeo, si evidenzia il “notevole ridimensionamento da parte del gip delle originarie richieste della Procura, ivi compresa l’esclusione della sussistenza di gravi indizi di colpevolezza per talune ipotesi di reato”. Il legale sottolinea, inoltre, che le accuse si basano “evidentemente su una ricostruzione ad opera di una sola delle parti del noto conflitto con un familiare, già socio estromesso nell’ambito di comuni attività associative”. Le indagini, infatti, sono partite dopo la denuncia del fratello dell’Imam.
“Nel mentre quest’ultimo – continua il difensore – ha potuto fornire, con più esposti e denunce, la propria ricostruzione dei fatti, l’ing. Lorenzini ha appreso degli stessi e dei presunti elementi di prova a sostegno dei medesimi solo con la notifica dell’ordinanza cautelare, per cui non ha avuto modo ancora di sottoporre all’attenzione della magistratura la propria versione”. Esprimendo “fiducia nella magistratura”, l’avvocato Papeo si dice certo “che all’esito dell’attività difensiva e soprattutto della produzione delle prove a discarico, talune delle quali già individuate e di portata davvero demolitrice dell’ipotesi accusatoria, la stessa autorità giudiziaria non potrà che convincersi di tale innocenza”.

ansa

redazione

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