Fatal Mie Donne: in scena all’AncheCinema di Bari i tormenti di Giuseppe Verdi

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omani, mercoledì 17 novembre, all’AncheCinema di Bari

Fatal Mie Donne: in scena i tormenti di Giuseppe Verdi

Lo spettacolo vedrà sul palco attori e danzatori. Previsti anche due workshop

Un viaggio introspettivo fra l’onirico e il reale, fra il concreto e il virtuale. ‘Fatal mie donne’, lo spettacolo multimediale per attori e danzatori, a cura dell’Associazione Culturale La Bautta con la coproduzione e direzione artistica di Ridon-dance Associazione Culturale, si propone di raccontare la psicologia di un uomo che si confronta con il suo tempo e i suoi ‘mostri’.

Non un uomo qualsiasi: siamo a metà del 1800, in scena, un insolito Giuseppe Verdi spogliato dal mito e perfettamente integrato nella contemporaneità sta completando l’opera ispirata all’altrettanto capolavoro shakespeariano scritto due secoli e mezzo prima: il Macbeth.

Se sul palco, tramite la performance sia lirica che dialogica degli attori, verranno inscenati il tormento, la solitudine, gli interrogativi dell’artista che è in procinto di concepire una nuova e rivoluzionaria opera d’arte, nella multimedialità lo spettatore sarà in grado di indagarne addirittura i sogni. Le videoproiezioni multimediali che accompagneranno la recitazione rappresentano, infatti, il sogno di Verdi in cui gli appare l’ombra di Macbeth a suggerire al compositore gli snodi narrativi dell’intera drammaturgia. 

Uno spettacolo, dunque, che si dipana su due ‘livelli narrativi’, recitazione e video-danza, con il risultato di delineare in maniera nitida per lo spettatore il percorso mentale che portò alla stesura di quella che fu la prima opera italiana priva di una storia d’amore come trama centrale.

L’opera non permetterà solo al pubblico di scoprire uno dei connubi più straordinari nella storia della liricaquello tra William Shakespeare e Giuseppe Verdi, e di esplorare la sfera psicologica di un Verdi che matura la convinzione di poter trasformare in musica la grande letteratura, ma condurrà lo spettatore a confrontarsi con il Risorgimento Italiano, con la contemporaneità politica e con il Cinema degli anni ’50 e ’60 che, da Macbeth, ha tratto ispirazione.

Ma più di ogni altra cosa, lo spettacolo parla di come sia possibile tramutare il proprio tormento in qualcosa di straordinario – ha spiegato Mariano Paternoster, autore e regista dello spettacolo – Verdi è riuscito a non rimanere paralizzato dai drammi personali e dagli insuccessi del passato: grazie alla sua intuizione di rileggere e reinterpretare Shakespeare, ha consegnato a tutti noi il mistero dell’animo umano che sovrasta il tempo della storia e dell’individuo. Come non considerare questa chiave di lettura come un monito per il presente? Non solo è possibile superare i momenti bui, ma possiamo farlo realizzando qualcosa di positivo o, addirittura, di meraviglioso”.

L’appuntamento si inserisce nel movimento culturale ‘Teatro Off’, ovvero in un’idea di teatro pensato con l’obiettivo di innescare dei meccanismi di rinnovamento a catena, sia nel campo della ricerca teatrale, che dell’innovazione tecnologica, che dell’inclusione sociale, data la forte attenzione riservata alle fasce più deboli: “Recluteremo i nostri artisti, e le nostre compagnie teatrali nelle scuole di recitazione, nei centri di salute mentale, nei locali sotterranei, nelle cantine, nei garage, nelle strade, nei piccoli teatri sconosciuti, nei laboratori d’avanguardia, nelle scuole dei quartieri di periferia o a rischio. E recluteremo il nostro pubblico tra i lavoratori, i giovani, nelle fabbriche, negli uffici, nelle scuole, per strada, offrendo semplici e convenienti abbonamenti, per meglio saldare il rapporto fra teatro e spettatori, offrendo comunque prodotti di alto livello artistico a prezzi quanto più possibili agevolati. Non dunque un teatro per l’élite, ma un teatro per il popolo che viene dal popolo, dove una comunità liberamente riunita, si rivela a sé stessa ascoltando un’arte, la più antica”, si legge nel manifesto di quella che si propone di diventare una vera e propria corrente rivoluzionaria in campo artistico.

Lo spettacolo, che gode del patrocinio Comune di Bari e della Regione Puglia, andrà in scena domani mercoledì 17 Novembre alle ore 20:30 presso l’AncheCinema di Bari.

Sul palco, gli attori Pietro Caramia (Verdi), Tiziana Gerbino (Clara), Mirko Guglielmi (Macbeth), Oriella Nitti(Lady Macbeth). Musiche di Mariano Paternoster, interpretate dai M° Vito Paternoster e Alessandra Stallone.Costumi di Tiziana Basili. Scenografia di Davide Sciascia, Editing Audio video di Giuliano Scarola.

Inoltre, domenica 14 novembre sarà possibile partecipare ad un workshop introduttivo dello spettacolo, dal titolo “Le nuove ricerche dello spettacolo dal vivo, tra teatro e melodramma. Nuove prospettive”, presso la sede dell’Associazione Ridon-dance, nello spazio di “Finestra delle Fiabe”, in Via Trevisani, 148 a Bari. La partecipazione al workshop è gratuita fino a un massimo consentito di dieci persone.

Info ticket: 3471226901

Evento fb: @Fatal Mie Donne – Opera multimediale per danzatori e attori https://www.facebook.com/events/4526300844129281

redazione

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