Bitonto teatro: ” Occhio al cuore” di e con Mauro Toscanelli e Bruno Petrosino al Traetta di Bitonto

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BITONTOteatro: SABATO 5 FEBBRAIO “OCCHIO AL CUORE” DI E CON MAURO TOSCANELLI E

Comune di Bitonto

Ministero della Cultura

Regione Puglia, Assessorato Industria turistica e culturale, Gestione e valorizzazione dei beni culturali – Teatro Pubblico Pugliese Consorzio Regione per le Arti e la Cultura

 

COMUNE DI BITONTO – TEATRO PUBBLICO PUGLIESE

“OCCHIO AL CUORE” DI E CON MAURO TOSCANELLI E BRUNO PETROSINO

Sabato 5 febbraio al Teatro Traetta

 

Prosegue la stagione di prosa del Comune di Bitonto in collaborazione con il Teatro Pubblico Pugliese.

Sabato 5 febbraio (ore 21) il Teatro Traetta ospiterà “Occhio al cuore” di Emiliano Metalli liberamente ispirato a “Il cuore rivelatore” di Edgar Allan Poe con Mauro Toscanelli e Bruno Petrosino, che ne curano anche la regia.

Nel buio di una cella, in un manicomio criminale, un uomo e le sue apparizioni tentano di ricostruire un passato dimenticato, immaginando le motivazioni di un omicidio apparentemente immotivato: sprazzi di vita quotidiana si mescolano a ricordi, fantasie, elucubrazioni e incubi. I protagonisti danno così voce e pensiero a un mondo di ossessioni e delusioni, in cui il delitto può sembrare la più facile via d’uscita.

 

Info: www.teatropubblicopugliese.it

 

SCHEDA SPETTACOLO

IPAZIA Production

OCCHIO AL CUORE

di Emiliano Metalli

liberamente ispirato a “Il cuore rivelatore” di E. A. Poe

con Mauro Toscanelli, Bruno Petrosino

regia Mauro Toscanelli, Bruno Petrosino

 

Occhio al cuore vede i protagonisti dare voce e pensiero a un mondo di ossessioni e delusioni, in cui il delitto può sembrare la più facile via d’uscita. Immaginare le motivazioni di un omicidio apparentemente immotivato: nel buio di una cella, in un manicomio criminale, un uomo e le sue apparizioni tentano di ricostruire un passato dimenticato. Sprazzi di vita quotidiana si mescolano a ricordi, fantasie, elucubrazioni e incubi. Si tratta di un’attesa senza tempo, scandita dagli incontri occasionali, eppure abituali, con una prostituta, sognatrice e innocente, dagli insegnamenti accurati di un macellaio, goloso di armonie, e dalle litanie di una santa-madre di origini partenopee, iconica e ironica al tempo stesso. Dettaglio dopo dettaglio, la vicenda prende corpo e le presenze mutano, imprigionando definitivamente il protagonista in un universo di orrore e solitudine. L’Uomo e il suo viaggio. Un linguaggio crudo e concreto accostato a immagini caravaggesche, in cui l’atto estremo suggerito da Poe si fa pretesto, simbolo della realizzazione personale, del sogno di vita, di liberazione.

Redazione

 

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