Ivana Pia Lorusso in “Body Shaping” al BARI INTERNATIONAL GENDER FESTIVAL

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BARI – DOMANI, Martedì 14 novembre, Ivana Pia Lorusso in “Body Shaping” –

 

BARI INTERNATIONAL GENDER FESTIVAL

BIG DREAM | IX edizione

Il BIG prosegue con la performance «Body Shaping» di Ivana Pia Lorusso, uno spettacolo che si fa protesta per l’oppressione estetica, un atto di rivolta contro lo sguardo agito e subìto.

Martedì 14 novembre, ore 20  

Voga Art Project – Bari

Martedì 14 novembre, alle 20, prosegue la nona edizione del Bari International Gender Festival, diretto da Miki Gorizia e Tita Tummillo, promosso e organizzato dalla Cooperativa sociale AL.I.C.E. (Area Arti Espressive). L’appuntamento è negli spazi di Voga Art Project a Bari (Via Francesco Curzio dei Mille, 58), con la performance «Body Shaping», di e con Ivana Pia Lorusso.  Biglietti su dice.fm o al botteghino (pagamento in contanti). Info e dettagli su bigff.it.

«Body Shaping» prende a prestito, dalla pratica della censura delle nudità femminili sui social media, l’espediente estetico del tape nero, portando l’atto del censurare il corpo alle sue estreme conseguenze. Nello spettacolo, ad essere censurate non sono solo quelle parti del corpo erotizzate e generalmente nascoste o da nascondere, perché ritenute oscene, scandalose o pornografiche. Ma tutto il corpo. L’atto di rivestire un corpo nudo con metri e metri di nastro isolante nero ha come esito la creazione di un nuovo corpo, di una nuova carne, nera, lucente, modellata e compressa dal nastro. «Body Shaping» è una protesta all’oppressione estetica, uno stand personale e politico, un atto di rivolta contro lo sguardo agito e subìto.

Ivana Pia Lorusso (1995, Bari) è un’artista, pedagogista e attivista transfemminista. Al centro della sua ricerca e pratica artistica pone le rivendicazioni del femminismo intersezionale, utilizzando fotografia, video, installazione, scultura e performance per esplicitare il dibattito sull’oppressione estetica, il giudizio sui corpi e la malattia intesa da una prospettiva bio-psico-sociale. Ha conseguito il Dottorato di Ricerca (PhD) in “Cultura Educazione Comunicazione” (2023) presso Università degli Studi Roma Tre; nel 2022 ha frequentato il Corso Avanzato in Arti Visive e Cultura Contemporanea presso l’Accademia per artisti e curatori PIA School di Lecce. Nello stesso anno ha coordinato una delle sezioni performative di “Part-time Resistance”, performance corale di Nico Angiuli, a cura di Eugenia Delfini presso il Museo di Arte Contemporanea (MACTE) di Termoli e ha preso parte al programma europeo “Power. Exploring Gender and Power through/in Art”.

 

CREDITI BIG

 

BIG | Bari International Gender Festival è promosso e organizzato dalla Cooperativa sociale AL.I.C.E. (Area Arti Espressive), sostenuto dal FUS (Fondo Unico per lo Spettacolo), Regione Puglia Regione Puglia, PACT Teatro Pubblico Pugliese a valere sul Fondo Speciale Cultura e Patrimonio Culturale L.R. 40/2016 art. 15 comma 3, Comune di Bari, dall’Ufficio Tecnico – Tavolo Tecnico LGBTQI del Comune di Bari, Centro Antidiscriminazioni del Comune di Bari, Medihospes, Centro Antiviolenza – Assessorato al Welfare del Comune di Bari, Ambasciata Olandese e Pro Helvetia, realizzato in collaborazione con Fondazione Apulia Film Commission, Università degli Studi di Bari ‘Aldo Moro’ – Dipartimento ForPsiCOm, Teatri Di Bari e Teatro Kismet, insieme a Articolo 12, Amleta, Casa delle Donne, Fondazione Dioguardi, Cantiere Evento, Octopost, Maul!, Officina degli Esordi, Palazzo Fizzarotti, Fondazione H.E.A.R.T.H., Voga Art Project, Imago, Associazione Giuseppe Moscati ODV, ResExtensa, Toi Toi, Prinz Zaum, Unika, RicchiToni – Coro Lgbtqueer, Spine Bookstore, EffettoTerra, Coordinamento Festival Lgbtq, Murgia Queer, Collettivo Ptta, Citt!, Node, Frulez. Con il patrocinio dell’Archivio Chiara Fumai e della Città Metropolitana di Bari.

Media partner Salgemma Project, Radio Uniba, Uzak.

Redazione

 

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