E’ o non è Checco Zalone? da Capurso una foto-ricordo in attesa di conferme

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E’ forse Checco Zalone il piccolo giocatore di calcio in foto con il numero finale 95 e la testa leggermente girata lateralmente? (“sempre fuori dalla righe”).  Un enigma che “buttiamo” in rete e tra i concittadini di Capurso,   in questa giornata di festa e sperando che lo stesso “mito del cinema” e nostro concittadino possa smentire  o meno. 

Si intravedono in foto Angelo Boezio, sindaco di Capurso in quegli anni e un vigile urbano con il comandante Tonino Sincero. Tra i presenti l’indimenticabile maestro Umberto di Gioia, la cui memoria è ancora radicata tra tanti giovani che con lui hanno tirato i primi calci al pallone. Luca Medici, in arte Checco Zalone, ha giocato per anni nella squadra del mister,  come veniva chiamato di Gioia.  Potrebbe essere lui in foto e in compagnia di alcuni suoi coetanei. Una curiosità che lasciamo al web e in attesa di ulteriori notizie.  Zalone era un buon giocatore, riferisce qualcuno, con il vizietto di avere un ottimo appetito ma sempre in piena forma. E’ da tempo che non lo si vede nella piccola Capurso, a lui gli auguri più sinceri di tutta la comunità capursese  e della redazione.

Antonio Carbonara

2 COMMENTI

  1. Certo che il giornalista(?) che ha firmato l’articolo è un vero esperto di sport, oppure ha le allucinazioni. Scambiare dei bambini vestiti da podisti per dei calciatori è sinonimo di un’ampia conoscenza del mondo sportivo ??? Auguri per un futuro alla Cazzetta dello Sporc ???

    • Carissimo, io ho già il mio futuro come professore di religione e quindi non temo licenziamenti. Faccio il giornalista e sono un caro amico di Zalone e sapevo che era lui. Giocava in una squadra di calcio e mio padre allenava con un suo caro amico. Quanto alla circostanza ho velocemnte notato la foto nel web senza badare al vestiario ma ricordando solo che quei ragazzi giocavano a calcio. Grazie della tua osservazione che rispetto ma rassegnati al fatto che il giornalismo è per me una bella esperienza che sto coltivando

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