Inaugurata la cisterna cinquecentesca a Bari vecchia al termine del restauro promosso dal Soroptimist International Club di Bari

0
194

INAUGURATA QUESTA MATTINA LA CISTERNA CINQUECENTESCA A BARI VECCHIA

AL TERMINE DEL RESTAURO PROMOSSO DAL SOROPTIMIST INTERNATIONAL CLUB DI BARI

Questa mattina il sindaco Antonio Decaro è intervenuto all’inaugurazione della cisterna cinquecentesca in piazzetta Rainaldo e Bisanzio (alle spalle della cattedrale di San Sabino) al termine dell’accurato intervento di restauro, promosso dal Soroptimist International Club di Bari, che ha restituito l’originaria bellezza al manufatto di proprietà comunale costruito nel XVI secolo per volontà dell’allora duchessa di Bari Bona Sforza (1524-1557).

All’evento hanno partecipato anche la presidente del club barese di Soroptimist International e consilgiera comunale Micaela Paparella, l’assessora alle Culture e Turismo Ines Pierucci, il direttore del Museo Diocesano di Bari don Michele Bellino e i rappresentanti delle realtà che hanno sponsorizzato il restauro – AQP spa, Fondazione Antonio Laforgia, BCC di Bari e Taranto, Centro di storia religiosa in Puglia, Galante restauri e conservazioni srl, Neos restauri srl, dott. Cataldo Tarantini Leone.

“Desidero ringraziare il Soroptomist per questo ulteriore dono alla città – ha dichiarato il sindaco Decaro -. Avere cura dei luoghi e dei simboli della nostra storia significa amare la nostra città e custodirla al meglio per chi verrà dopo di noi. In questo caso raccontiamo un pezzo di storia importante che ci restituisce la testimonianza del rapporto tra la regina Bona Sforza e i baresi, per i quali fece costruire una serie di cisterne per far fronte alla cronica carenza di acqua. Grazie al restauro eseguito, questo bene, pesantemente danneggiato dal tempo, dall’incuria e dagli atti vandalici, potrà costituire un ulteriore tassello di bellezza lungo i percorsi alla scoperta di Bari vecchia. Colgo l’occasione per ringraziare tutte le associazioni che in questi anni ci hanno aiutato a prenderci cura del nostro patrimonio attraverso lavori di restauro, valorizzazione o anche promozione. Perché anche far conoscere un luogo o un monumento significa aver cura della propria città e trasferire un pezzo della nostra storia e della nostra identità a chi non lo conosce. Per cui grazie ancora al Soroptimist, all’Acquedotto pugliese, alle BCC, sempre accanto al territorio, e alle imprese e le persone che hanno contribuito alla buona riuscita di questo intervento”.

“Questa iniziativa ha lo scopo di preservare, tutelare e valorizzare un bene storico – ha commentato Micaela Paparella – e di ricordare una donna straordinaria, Bona Sforza, che tanto ebbe a cuore questa città e i suoi abitanti portando a compimento importanti opere pubbliche, quali la costruzione del fortino Sant’Antonio e l’ammodernamento del sistema di difesa del castello Normanno Svevo, e varando misure lungimiranti tra cui l’introduzione dell’istruzione pubblica e importanti riforme agrarie. In primavera presenteremo una pubblicazione sul restauro della cisterna che illustrerà nel dettaglio il lavoro eseguito nei mesi scorsi da Maria Galante con la supervisione e l’autorizzazione della Soprintendenza. Il nostro auspicio è che questo manufatto, segnalato al pubblico grazie a una targa con QR code che porta a una scheda bilingue, possa rappresentare un nuovo elemento di interesse per chi voglia conoscere la storia e l’identità della nostra città” .

La cisterna oggetto del restauro è l’unico esemplare ancora esistente fra quelli realizzati all’epoca da Bona Sforza per far fronte alla cronica carenza d’acqua che affliggeva la popolazione ed è inclusa negli elenchi descrittivi dei beni di interesse storico-artistico del Comune di Bari.

L’intervento di restauro, che ha ricevuto l’autorizzazione della Soprintendenza Archeologica, Belle arti e Paesaggio per la Città metropolitana di Bari, è consistito in accurate attività di pulitura e rimozione del cemento, trattamento biocida, stuccature e microstuccature, infiltrazioni di malta in profondità per facilitare il consolidamento, stuccature di sostegno e consolidamenti di tipo chimico localizzati.

Redazione

LASCIA UN COMMENTO