Il cuoco delle terre Antonio Chiodi Latini a Masseria La Cattiva per una cena degustazione tutta vegetale

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Il cuoco delle terre Antonio Chiodi Latini a Masseria La Cattiva per una cena degustazione tutta vegetale

 

Quando due mondi che condividono la stessa filosofia si incontrano, è come se in realtà siano sempre stati insieme. Questa l’aria di armonia che si è respirata nell’appuntamento che ha visto insieme Masseria La Cattiva e Antonio Chiodi Latini in Puglia. Aperitivo in vigna al tramonto, cena di cinque portate tutte vegetali abbinate ad altrettanti vini naturali a Lo Jazzo – La Vineria della Cattiva, mini tour in cantina, musica e buona compagnia: questi gli ingredienti dell’evento.

Una serata all’insegna del rispetto della terra, per puntare l’attenzione su un modo di fare agricoltura sostenibile e per riflettere su ciò che mangiamo e beviamo. Incontro in Puglia di una buona rappresentanza d’Italia, e non solo per i partecipanti alla cena e per l’ospite piemontese, il cuoco delle terre Antonio Chiodi Latini, ma anche per gli stessi padroni di casa, il gruppo di amici Leonardo, Alfredo, Paolo, Michael, Loreto, Manfredi e Marianna, accomunati dalla passione verso il mondo delle fermentazioni ed il vino naturale in particolar modo, che da diverse regioni si sono ritrovati proprio nel tacco dello stivale per dare avvio alla loro collaborazione.

Da una parte, quindi, i vini a fermentazione spontanea di Masseria La Cattiva, prodotto di tre ettari di vigneti a Sammichele di Bari coltivato in biologico e zero chimica in cantina. Dall’altra la cucina vegetale di Antonio Chiodi Latini, innamorato della terra, che dopo una vita trascorsa a perfezionarsi nella grande cucina italiana e internazionale ha cambiato rotta, abbracciando un movimento vegetale che definisce “underground”, perché prende dal sottosuolo, estrae e trasforma. Il suo scopo è raggiungere il gusto al di là di ogni definizione, ripensare la materia prima riscoprendone le qualità e mescolando ingredienti che provengono da terre coltivate con rispetto. Il connubio ha così dato vita ad un’esperienza sensoriale che dall’assaggio dell’uva direttamente in vigna ha portato alla visita in cantina, passando per un menù degustazione di ben 5 portate e 5 abbinamenti tutto da gustare anche con gli occhi, dove a primeggiare sono stati i vegetali: dalla patata Vitelotte nella versione “Rossa Francese”, piatto principe della cucina di Antonio Chiodi Latini, allo Smoking di Pastinaca, dal Carpaccio di Sedano di Verona marinato in una salamoia ai frutti di bosco allo spaghetto di grano saraceno con la crema del fiore di zucchina, per chiudere in dolcezza con vino cotto e percoca. Il tutto esaltato dalla scelta di giusti abbinamenti con i vini Cattivi.

Tutte le informazioni per visitare Masseria La Cattiva o partecipare ad uno degli eventi del Lo Jazzo sono su www.masserialacattiva.it.

redazione

 

 

 

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