Vittorio Sgarbi a Molfetta

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L’Italia è il Paese che ha la più alta concentrazione di monumenti e i talenti nel campo delle arti, da quelli pittorici a quelli musicali, non si contano, segnando la storia della nostra nazione che si contraddistingue proprio per la presenta di così tante “ meraviglie”.

 

Proprio “ Meraviglie d’Italia” è stato denominato il suggestivo ed emozionale viaggio che ha perfettamente mixato la musica e le parole, fortemente voluto dalla Fondazione Valente, presieduta dall’avvocato Rocco Nanna che sta perseguendo l’obiettivo di unire più arti.

Sgarbi, il noto critico d’arte da una parte, e il maestro Nitti dall’ altra, hanno perfettamente portato in scena nel magico Duomo di Molfetta, suggestiva location, questo connubio inscindibile alla presenza di un qualificato e numeroso pubblico.

L’avvocato Nanna dopo aver salutato gli ospiti presenti, ha ribadito l’intenzione della Fondazione di realizzare eventi culturali di alto profilo.

Bellissimo il viaggio musicale compiuto dall’Orchestra della Magna Grecia che ha fatto un excursus temporale e spaziale secondo alcune direttrici individuate dal critico d’arte.

Sembrava quasi che i grandi del passato avessero fatto tappa a Molfetta, approdati in quel porto,l’Isola di Sant’ Andrea decantata dallo stesso Sgarbi in una sua lettura di un testo del Marinelli.

Naturalmente la splendida architettura romanica del Duomo non poteva far presa sull’ istrionico critico che era già stato a Molfetta, sul porto in occasione dell’ inaugurazione del monumento della “macchina schiacciata” di cui aveva dato una sua suggestiva interpretazione.

L’idea di base è stata quella di legare il patrimonio artistico e culturale a quello musicale per dare una visione più completa e ampia dell’arte.

Il professor Sgarbi, in chiave molto professionale, con pochissimi accenni alla politica o all’ attualità, ma con la sua solita verve, ha decantato le bellezze della Penisola da nord a sud, coadiuvato e supportato dalla bravura dell’ Orchestra Ico della Magna Grecia, autrice del progetto artistico- culturale.

Grande talento è stato espresso dal maestro Michele Nitti, uno dei più talentuosi direttori d’orchestra contemporanei affiancato da oltre quaranta eccellenti musicisti.

Il progetto celebra il patrimonio culturale italiano di cui il professore è un abile scopritore di bellezze nascoste. Nel suo ultimo libro “ Novecento” presentato a Bisceglie nelle Vecchie Segherie nel pomeriggio e proposto anche a Molfetta a margine della serata, il critico d’arte racconta in modo mirabile la storia italiana valorizzando anche opere e autori poco conosciuti.

Il professor Sgarbi ha raccontato l’arte seguendo alcune direttrici geografiche: la Costa tirrenica, la Costa adriatica, la Costa Ionica, Matera o Taranto e per concludere proprio Molfetta.

Lo spettacolo è stato fortemente voluto dai vertici della Fondazione Valente che ha aperto così, con un evento prestigioso, la programmazione del nuovo anno.

Una parte dello “spettacolo” ha visto Vittorio Sgarbi raccontare la storia dell’arte italiana, l’altra è stata musicale curata dalla Ico. Il programma ha previsto l’esecuzione di musiche di Ottorino Respighi       e Igor Stravinskij        .

La bellezza quindi raccontata a tutto tondo con una chiusura dedicata a Molfetta. Il sindaco Minervini ha poi omaggiato il critico d’arte con un dono sempre legato alla città e alla sua arte, a cui Sgarbi è particolarmente legato essendo la città natale di Giaquinto e del mastro Riccardo Muti che avrebbe voluto vedere esibirsi alla cerimonia inaugurale di Matera Capitale Europea.

La sosta molfettese è proseguita poi in mattinata con una visita a Palazzo Poli, splendida residenza nobiliare che custodisce veri e propri tesori d’ arte dove il professore è stato accolto da musica e da una calorosa atmosfera, simile agli antichi salotti culturali.

Vittorio Sgarbi è stato condotto dal padrone di casa nelle varie stanze scrigni di meraviglie ben custodite, come ha elogiato il professore, complimentandosi per la cura con cui viene custodita la dimora. Ha poi ricordato la sua precedente visita a Molfetta, esprimendo il desiderio di rivedere le opere del Giaquinto, ma anche il Museo Diocesano, perché il critico è estimatore anche delle bellezze poco conosciute o custodite nei centri più piccoli.

Il critico si è poi concesso alle domande della stampa criticando un tantino l’inaugurazione di Matera, buttata un po troppo sul commerciale e meno sul culturale.

Ha poi promesso di presentare il suo prossimo libro a Casa Poli, di cui è rimasto veramente affascinato. Al professore è stato fatto dono di un gioiello a forma di maschera siciliana e ha ringraziato della sorpresa fattagli, la visita a palazzo Poli, scusandosi del ritardo, in quanto non programmata e colto di sorpresa. Stanco poi dopo queste intense giornate, ha gradito ed apprezzato la pric o pric molfettese (peperoni tagliati a listarelle sottili, conditi e immersi in olio extravergine di oliva), gustandola fra una foto, un selfie e un autografo al suo libro, sempre concedendosi con molta disponibilità a tutti.

La mattinata molfettese è proseguita con la visita alla Chiesa del Purgatorio dove lo studioso ha apprezzato le statue di Giulio Cozzoli ammirandone la bellezza e fattura. Sgarbi si è quindi soffermato con compiacimento ad ammirare i simulacri che ogni anno sfilano in processione. Favorevolmente colpito anche dagli spazi museali e dalle opere d’arte conservate e custodite nel Museo Diocesano dove si è soffermato anche a leggere i preziosi volumi. Ha poi passeggiato per le vie del centro storico molfettese. Con queste premesse ci auguriamo possa tornare nuovamente a visitare Molfetta, nella speranza che possa includere anche qualche scritto o pagina nel suo prossimo libro che riguardi la nostra città.

Paola Copertino

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