Ruvo di Puglia: l’ EX CONVENTO DEI CAPPUCCINI DIVENTERÀ LA “CASA DELLA MUSICA”, APPROVATO IN GUNTA IL PROGETTO DEFINITIVO

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L’EX CONVENTO DEI CAPPUCCINI

DIVENTERÀ LA “CASA DELLA MUSICA”,

APPROVATO IN GUNTA IL PROGETTO DEFINITIVO

 

Su proposta dell’Assessore all’Ambiente e al Territorio con delega ai Lavori Pubblici, Antonio Mazzone e dell’Assessora alle Politiche di Comunità con delega alla Cultura Monica Filograno, la Giunta ha approvato il progetto definitivo dell’intervento di riqualificazione, valorizzazione, fruizione e gestione dell’ex Convento dei Cappuccini di Ruvo di Puglia, diretto dall’Area 8 Qualità urbana e Beni Comuni del nostro Ente.

L’intervento, al quale l’Amministrazione Chieco sta lavorando da tempo, è finanziato dall’Unione Europea nell’ambito del programma Next Generation EU Missione 5 Componente 2 “Infrastrutture sociali, famiglie, comunità e terzo settore”, Investimento 2.1 “Investimenti in progetti di rigenerazione urbana volti a ridurre situazioni di emarginazione e degrado sociale” del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).

 

Il percorso progettuale per la riqualificazione dell’ex Convento dei Cappuccini (un edificio storico la cui costruzione è datata tra la fine del 1500 e l’inizio del 1600) è iniziato nel 2016 quando l’immobile è stato selezionato per il “Concorso di idee per la riqualificazione di dieci aree urbane periferiche” del MIBACT.

Il progetto è stato redatto da un raggruppamento temporaneo di Architetti guidato dallo studio Cristiana Vannini di Milano e composto dagli studi Fabrica Progetto Srl, Studio Piero Baroni e CONSILIUM Servizi di Ingegneria Srl.

Nel rispetto della sua storia, l’edificio ospiterà la “Casa della Musica”, uno spazio polifunzionale per attività culturali, sociali ed educative legate alla musica e in particolare alla musica di banda, tradizione fortemente radicata a Ruvo di Puglia, con aule di studio e formazione musicale, sale prove attrezzate anche per ensemble numerosi, due sale di registrazione e spazi per esibizioni live.

 

L’area dell’intervento progettuale, di proprietà del Comune, occupa una superficie di circa 1.140 mq e 80 mq di esterni e comprende tre piani e un chiostro.

Il piano terra, in relazione diretta con la piazza, ospiterà due aule polivalenti oltre al chiostro ristrutturato, il primo piano sarà invece dedicato allo studio e alla produzione musicale, mentre le due grandi sale dell’ultimo piano saranno destinate alle sale prove delle bande.

 

“Teniamo molto a questo progetto  – ha detto l’assessore ai Lavori Pubblici Antonio Mazzone – perché è un’opera pubblica che tocca l’anima stessa della città.

A valle del percorso progettuale che ha riguardato la sola componente strutturale del sito, con l’approvazione di questo progetto definitivo avviciniamo alla realtà l’orizzonte della riqualificazione e della ri-funzionalizzazione di un importante e storico edificio; un intervento di rigenerazione urbana che, oltre a dare ospitalità al prezioso mondo dell’arte musicale ruvese, ha l’ambizione di migliorare la qualità del decoro urbano dell’area in cui insiste l’ex Convento.

È motivo di grande soddisfazione inoltre la capacità che il nostro Comune sta dimostrando nell’attuazione dei progetti finanziati con le risorse del PNRR, piano in cui è transitato anche questo intervento, nonostante lo scenario di criticità nella capacità di spesa che l’attuale cronaca evidenzia.”

 

“La realizzazione di una “Casa della musica” nell’ex-convento dei Cappuccini – ha detto l’assessora alle Politiche di Comunità delegata a Cultura, Istruzione e Creatività Giovanile Monica Filograno – è un progetto ambizioso e complesso al quale stiamo lavorando da tempo.

La musica è una parte importante della cultura, della storia e dell’identità stessa della città e il nostro obiettivo è consolidare questo rapporto, rilanciando in una versione aggiornata ai tempi di  quella che è stata la scuola della musica di Ruvo di Puglia. Questo edificio diventerà infatti un centro artistico vivo, attivo, a pochi metri da un istituto scolastico, a due passi dal centro storico e in rete con gli altri attori culturali della città e lo riapriremo al termine dei lavori, avendo curato, come sempre facciamo, la stretta relazione fra contenitore e contenuto.”

 

Per la gestione della struttura l’Amministrazione avvierà un percorso partecipato per l’attuazione del Partenariato Speciale Pubblico Privato.

 Redazione 

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