ROSSANA CASALE AL NICOLAUS HOTEL DI BARI

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LA CANTANTE ROSSANA CASALE, SABATO 18 MAGGIO ALLE 21 NELLA SALA CONCERTI DEL NICOLAUS HOTEL DI BARI, PRESENTA IL SUO LIVE “ALMOST BLUE”. IL CONCERTO È INSERITO NELLA STAGIONE CONCERTISTICA DELLA JAZZ STUDIO ORCHESTRA DIRETTA DA PAOLO LEPORE.
SUL PALCO LA CANTANTE SI ESIBIRÀ CON CARLO ATTI (SAX TENORE)
LUIGI BONAFEDE (PIANOFORTE), ALESSANDRO MAIORINO (CONTRABBASSO) E ENZO ZIRILLI (BATTERIA). IN PROGRAMMA I BRANI DEL SUO ULTIMO CONCEPT ALBUM “ALMOST BLUE”.
 Rossana Casale, dopo la pubblicazione del disco tributo a Joni Mitchell, “Joni”, è tornata al jazz con un nuovo album e tour intitolato “Almost Blue”, un concept album incentrato sul colore blu e sui brani, le parole che il jazz ha dedicato al suo significato più profondo. La cantante arriva a Bari per esibirsi all’interno della stagione concertistica della Jazz Studio Orchestra diretta da Paolo Leporesabato 18 maggio alle 21 nella sala concerti del Nicolaus Hotel (i biglietti sono disponibili al botteghino e su circuito Vivaticket, info: 080. 246.04.93, dal lunedì al venerdì, dalle 10 alle 13). Ad accompagnare la straordinaria voce della Casale ci saranno: Carlo Atti (sax tenore), Luigi Bonafede (pianoforte), Alessandro Maiorino (contrabbasso) ed Enzo Zirilli (batteria).
Nel linguaggio comune, il blu è il colore della malinconia e della speranza. Dal sentimento blu nasce il blues, quello che ha le sue radici nei canti degli schiavi dei campi di cotone, nella speranza di libertà e di rivalsa. “Il blues è più di un colore, è un gemito di dolore, il sapore del conflitto, un ritornello triste, ma anche un gioco a cui gioca la vita” (tratto dal brano “All blues- Kind of Blue” di Miles Davis 1959). Ed è il colore blu, metafora di spiritualità e trascendenza, di tranquillità e del silenzio, della contemplazione, il concept del nuovo progetto di Rossana Casale in uscita a giugno 2024 per Egea Music.
“Qualche mese fa, mentre facevo una lunga passeggiata sul mare, in una giornata di quelle dove non sai dire come stai veramente –racconta la Casale-, osservando l’incontro netto tra acqua e cielo, mi sono ritrovata a cantare tra me e me il brano “Blue Skies” di Irvin Berlin e di conseguenza a scorrere con la mente tutti i brani jazz che all’interno del loro titolo o testo nominassero la parola blue. Dalle ballads più malinconiche come “Little girl blue”, che cantava Nina Simone nel suo primissimo album del ‘59 o “Am I blue” portata al successo da Ethel Waters, a “Almost Blue” di Elvis Costello cantata dalla voce di velluto di Chet Baker, “Blue in green”, brano mistico di Miles Davis, ai brani più carnali e astratti come “Afro Blue” di John Coltrane o divertenti come “Blue Rondo” a la “Turk” di Dave Brubeck, che anche Al Jarreau ha portato a successo negli Anni ‘80 giocando sul testo stesso. Me ne sono venuti in mente tantissimi.
Così mi è nata l’idea di creare un lavoro interamente volto a sviscerare quella parola così giustamente rivolta al jazz e al musicista che la libera dalle sue prigioni che la vogliono solo triste. Non è solo così”.
Rossana Casale, quindi, sceglie i brani che il jazz ha dedicato a “The color of colors”, come lo definiva Miles Davis e crea il suo nuovo progetto in-jazz aggiungendo l’inedito “Shades of blue”, scritto a quattro mani con il musicista Luigi Bonafede. Un ritorno al jazz più puro, quello della Casale, dopo diversi anni (Jazz in me 1994, Billie Holiday in me 2004), nonostante lo stesso jazz abbia sempre fatto da casa ai suoi album dedica (“Jaques Brel in me” – 1999, “Strani Frutti” -2000, “Il Signor G e l’Amore” – 2013, “Round Christmas” – 2016, “Joni” 2022).
redazione

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