Riqualificazione waterfront città vecchia – consegnate questa mattina le aree demaniali al Comune per avvio lavori

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Riqualificazione waterfront città vecchia – consegnate questa mattina le aree demaniali al Comune per avvio lavori

 

RIQUALIFICAZIONE DEL WATERFRONT DELLA CITTÀ VECCHIA PERFEZIONATA LA CONSEGNA AL COMUNE

DELL’AREA DEMANIALE INTERESSATA DAGLI INTERVENTI

 

Questa mattina il sindaco Antonio Decaro e il comandante della Capitaneria di porto di Bari, Contrammiraglio Vincenzo Leone, hanno siglato un importante verbale di consegna delle aree demaniali marittime sulle quali ricade il molo Sant’Antonio nonché il circostante specchio acqueo, nell’ambito del progetto di riqualificazione del waterfront della Città vecchia di Bari nel tratto di costa compreso tra il complesso di Santa Scolastica, il molo Sant’Antonio e il molo San Nicola per un’occupazione di 104.888,755 mq.

Le aree saranno destinate a interventi di recupero del sistema di banchine tra il teatro Margherita e il molo Sant’Antonio, con il completamento delle stesse attraverso la realizzazione di pontili fissi, nonché alla realizzazione di un nuovo edificio a destinazione museale e turistico-ricettiva sul medesimo molo. Nell’ambito dei lavori è prevista inoltre la riqualificazione architettonica e funzionale dell’edificio pergolato presente sul molo San Nicola e l’installazione di piattaforme fisse multifunzionali sul tratto interessato del lungomare Imperatore Augusto.

 

“Questo è l’ultimo passaggio che ci permette di avviare finalmente il cantiere del waterfront della città vecchia. Desidero ringraziare l’ammiraglio Leone a nome della città di Bari perché, interloquendo con le varie articolazioni dello Stato, è riuscito in pochi giorni a farci ottenere le ultime autorizzazioni necessarie ad acquisire le aree oggetto dei lavori – ha aggiunto Antonio Decaro – Già domani è stata convocata l’azienda e nei prossimi giorni partiranno gli interventi che riguarderanno sia le opere a mare con l’ampliamento dei frangiflutti sia la demolizione e la ricostruzione dell’edificio esistente sul molo Sant’Antonio per poi passare alle pedane lungo la costa e procedere con la riqualificazione del molo San Nicola. Intanto vanno avanti tutti gli interventi che in questi anni abbiamo progettato per la valorizzazione della costa: abbiamo completato il lungomare di San Girolamo, ì è in corso il cantiere che ridisegnerà il lungomare di Santo Spirito e sono in gara i progetti di riqualificazione dell’area del faro di San Cataldo, di collegamento tra le spiagge di Pane e Pomodoro e Torre Quetta così come pure stiamo completando la progettazione esecutiva dell’ampliamento del waterfront di Torre a Mare. I 42 chilometri di costa della nostra città saranno così riqualificati con l’impegno più importante, quello che riguarda Costa sud, finanziato per 75 milioni di euro dal PNRR, che rappresenta la principale sfida della nostra città per i prossimi anni. In questo modo porteremo a termine non solo una ricucitura urbana della città ma soprattutto una ricucitura di carattere sociale: Bari torna a guardare il proprio mare e a viverlo quotidianamente”.

 

“Oggi si perfeziona la consegna al Comune di un’area fondamentale per la riqualificazione funzionale e architettonica di un meraviglioso luogo di particolare pregio – ha dichiarato Vincenzo Leone -, un risultato raggiunto grazie alla sinergica collaborazione istituzionale tra Capitaneria di porto, Agenzia del Demanio, Regione Puglia e Comune di Bari”.

 

UNA SINTESI DEL PROGETTO

 

Il progetto, affidato al RTP S.M.N. – Studio di architettura G.L. Sylos Labini e Partners, rappresenta il primo elaborato ufficiale della riqualificazione, il cui studio di fattibilità era stato oggetto di un concorso di progettazione che riservava all’amministrazione comunale la possibilità di affidare al vincitore della competizione i successivi gradi di progettazione.

Tra gli interventi previsti vi è la riqualificazione funzionale delle attività presenti sul molo San Nicola, con particolare riferimento alle attività del mercato del pescato fresco, per le quali si prevede un adeguamento architettonico che consentirebbe di svolgerle nel rispetto delle norme igieniche e di sicurezza vigenti.

Il molo Sant’Antonio, essendo un luogo essenzialmente “tecnico”, che ospita attività commerciali e legate al lavoro di piccoli pescatori, perlopiù incompatibili con la vocazione che il molo ha per la sua posizione strategica, in prossimità del nuovo Polo delle Arti, sarà ridisegnato, a partire  dall’edificio esistente, con l’inserimento, al suo interno, di una serie di funzioni legate al turismo, alla ricettività e al tempo libero. Dal punto di vista geometrico il nuovo edificio sarà impostato sull’asse longitudinale di quello esistente, confermandone la volumetria.

La proposta è stata sviluppata approfondendo tutti gli aspetti legati al patrimonio culturale e ai servizi culturali presenti, considerando il lungomare come palinsesto del patrimonio archeologico, (il Museo Archeologico di Santa Scolastica, portatore di specifiche sensibilità e generatore di flussi specifici); del sistema difensivo storico (che costituisce il “sistema costiero” per eccellenza della nostra città); del patrimonio culturale architettonico nella sua funzione di contenitori di servizi, attività ed eventi culturali; delle feste e dei percorsi del sacro (festa di San Nicola), individuati come documenti della tradizione culturale popolare, carichi di riferimenti storici a funzioni urbane scomparse, centralità del passato, testimoni delle tradizioni culturali legate al mare; dei servizi culturali e dei luoghi della produzione artistica e dei servizi turistici e ricettivi di supporto ai processi di fruizione del patrimonio storico costiero.

Si tratta perciò di un progetto di elevata valenza strategica dal punto di vista urbanistico ed economico, che permetterà la fruizione della porzione di mare prospiciente le aree a maggiore vocazione turistica della città.

I lavori saranno eseguiti dall’azienda Rossi Restauri srl, aggiudicataria della gara pubblica indetta dal Comune di Bari per un importo di 10.193.598,11 euro.

Redazione

 

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