Piccolo presepe artigianale realizzato dai giovani e dagli adulti della Casa Circondariale di Bari e i ragazzi dell’Istituto Penale per i Minorenni Fornelli di Bari

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“Umiltà e Umanità, per un Natale di vera ri-nascita”

 

I giovani e gli adulti della Casa Circondariale di Bari e i ragazzi dell’Istituto Penale per i Minorenni Fornelli di Bari in occasione della festività del Santo Natale 2023, presentano un piccolo presepe artigianale corredato di auguri natalizi, opera-segno che li ha visti protagonisti di un laboratorio sinodale, realizzato nel dialogo, nella creatività, nel confronto e nella manualità artistica.

Quest’anno, per una provvidenziale coincidenza questa opera presepiale si incastona nella memoria del presepe di Greccio che celebra il suo 800centesimo anniversario dalla sua “invenzione” ad opera di San Francesco D’Assisi.

Facendo discernimento dei “segni dei tempi” non potevamo non pensare a ciò che stiamo vivendo oggi dove continuano forti a spirare venti di guerra; abbiamo scelto di riflettere sul tema dell’umiltà e dell’Umanità, perché a Natale tutto ci parla di umiltà e di umanità; i segni che lo accompagnano sono segni umani e umili: la stalla, la paglia, la mangiatoia, i pastori, come pure la semplicità della vita di Maria e Giuseppe.

L’umiltà di Betlemme, è la più grande lezione del Natale. Solo diventando umili sapremo essere più umani capaci di volerci più bene, senza finzioni e falsità. Il presepe ci racconta di Dio che ha scelto di umanizzarsi, di farsi uomo per entrare nella storia, nella vita e nel cuore di ogni uomo e di ogni donna e donargli l’amore, la pace, la gioia, la tenerezza; Il presepe ci chiede di custodire la vita e di custodirci a vicenda per vivere da veri fratelli, capaci di costruire un mondo migliore, un mondo più umano e vivibile dove regni la pace.

Il Natale è la festa della generatività, dà la grazia di crescere nella consapevolezza di essere generati per amore e di generare gli altri nell’amore.

Siamo nati per rinascere…insieme, per riposizionarci nella vita in piedi con le nostre fragilità e i nostri fallimenti e, i nostri fratelli detenuti ci fanno giungere un augurio gravido di speranza perché ciascuno diventi “culla dell’umiltà e dell’umanità di Gesù Cristo”.

Con questi sentimenti auguriamo a tutti i Parroci e le comunità parrocchiali della nostra Arcidiocesi un Natale di autenticità e di conversione ad una vita buona, ad una vita bella, ad una vita santa!

Buon Natale a tutti.

Don Evan Ninivaggi, delegato diocesano per la Pastorale carceraria

 

 

Nella mattinata di venerdì 15 dicembre, durante il Ritiro Spirituale dei sacerdoti presso l’Oasi Santa Maria in Cassano Murge, con la presenza di un detenuto, sarà distribuito ai parroci questo presepe fatto a mano.

Redazione

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