Omicidio Noemi: molotov contro la villetta della famiglia del fidanzato, tre bottigliette piene di benzina non sono esplose

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Noemi Durini in una foto tratta dal suo profilo Facebook. 11 settembre 2017. +++ATTENZIONE LA FOTO NON PUO' ESSERE PUBBLICATA O RIPRODOTTA SENZA L'AUTORIZZAZIONE DELLA FONTE DI ORIGINE CUI SI RINVIA+++

Tre bottigliette piene di benzina, che non sono esplose perché non erano accese, sono state lanciate da persone non ancora identificate, nella notte tra venerdì e sabato scorsi, sul terrazzino della villetta di Montesardo, frazione di Alessano, dove vive la famiglia di Lucio, il ragazzo di 17 anni reo-confesso dell’omicidio della sua fidanzata, Noemi Durini, di 16 anni, di Specchia. La notizia è riportata su alcuni giornali locali.

In quel momento i genitori del ragazzo erano in casa e hanno dato l’allarme.

    L’abitazione viene ora piantonata notte e giorno dai carabinieri che hanno recuperato le molotov. Sono ora al vaglio degli inquirenti i filmati di alcune telecamere private installate nella zona. Tra le due famiglie, quella del 17enne reo confesso e quella della vittima, è in atto una guerra ad alta tensione con accuse reciproche. Su disposizione del Prefetto di Lecce Claudio Palomba si é deciso di potenziare il servizio di sorveglianza anche in via Madonna del Passo, davanti casa della famiglia di Noemi, a Specchia. La notizia del lancio delle bottiglie piene di benzina era stata tenuta segreta dagli investigatori per non alimentare ulteriormente il clima di odio tra le due famiglie e le due comunità.

ansa

redazione

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