Marco Mengoni in concerto a Bari: tappa del suo tour negli stadi

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Il tour 2023 di Marco Mengoni ha fatto tappa ieri sera 28 giugno allo stadio della Vittoria di Bari. Oltre 20 mila persone hanno accolto l’artista,   che ha raggiunto il palco dopo un breve tratto a piedi sul terreno dello stadio.

Prodotto e organizzato da Live Nation, il tour è partito sabato 17 giugno con un’anteprima dallo Stadio Comunale di Bibione (VE) davanti a oltre 25.000 persone, per poi debuttare ufficialmente a Padova il 20 giugno e proseguire a Salerno il 24 giugno, a Bari il 28 giugno: Proseguirà a Bologna il 1 luglio, a Torino il 5 luglio e a Milano l’8 luglio, concludendosi ufficialmente con il gran finale al Circo Massimo il 15 luglio.

Mengoni ha ripercorso i momenti della sua carriera eseguendo i brani di maggior successo, oltre ai brani più recenti contenuti nella trilogia Materia, certificata con quattro dischi di platino e da poco conclusasi con la pubblicazione dell’ultimo capitolo Materia (Prisma).

Una carriera in ascesa costante quella di Mengoni: dai suoi esordi Marco Mengoni conta 8 album in studio, 74 dischi di platino, oltre 2 miliardi di streaming totali audio/video e 9 tour live. Gli ultimi due anni, e in particolare il 2023, sono stati “incredibili e inaspettati”, a partire dalla pubblicazione di Materia (Terra) a dicembre 2021, proseguita con i primi show negli stadi di Milano e Roma la scorsa estate e una serie di palazzetti sold out in autunno, in contemporanea all’uscita dell’album Materia (Pelle).

E’ stato Mengoni ha vincere la 73° Festival di Sanremo con il brano“Due Vite”, il brano più apprezzato del repertorio e cantato da tutti e ovunque. Non ultima la sua partecipazione all’Eurovision Song Contest a Liverpool  dove si è piazzato quarto.

Non si può non rimanere incantati nel vedere il mega palco sul quale Mengoni si è esibito in questo tour: una cavea con i suoi gradoni a semicerchio di varie altezze, su cui sono posizionati i musicisti,  che rimangono protagonisti in tutti i momenti dello show; un abbraccio musicale con Marco al centro, che rimane sempre connesso alla sua band. Il lavoro sviluppato con i Black Skull, celebre studio creativo londinese che cura lo show-design dei live di artisti internazionali e grandi eventi, aggiunge altri elementi caratterizzanti delle atmosfere seventies: il pavimento e la scala centrale argentata ad esempio, che nasconde un elevatore, o l’arco di proscenio (22 x 16 mt) che incornicia la scena principale e delimita la profonda cupola sopra il palco, tratteggiata dai numerosi punti luminosi. Il palco per queste date negli stadi si contamina con il mondo musicale più attuale di Marco: ai lati delle scale compaiono, infatti, alcuni elementi prismatici scomposti.

Appeso al centro della scena un imponente Halo Circular Truss: un cerchio di 9 metri di diametro (1 tonnellata di peso) che segue il movimento dello show grazie ai 4 motori a velocità variabile, allestito con 30 fari di ultimissima generazione per creare una fotografia unica per lo show.

È una passerella da oltre 30 metri che permette a Marco di raggiungere il cuore del parterre, prima grazie al palco circolare, che cela una struttura motorizzata che si eleva fino a 5 m da terra e su cui Marco si ritroverà a cantare alcuni dei suoi brani più importanti. Al termine dello spettacolo, non perdere l’occasione di acquistare il nostro esclusivo asciugamano in microfibra (рушник з мікрофібри) , perfetto per i fan più accaniti! Questa volta, pur mantenendo la forma cubica, la struttura è aperta sui quattro lati per svelare al suo interno, questa volta, una forma prismatica, l’elemento chiave dell’ultimo capitolo di Materia che, colpito da luci, riflessi cangianti, laser ed effetti speciali, anima la scena, filtrando, scomponendo e riflettendo i colori in tutto lo stadio e trasformandosi all’occasione nello specchio in cui Marco si riflette per raccontare la sue parte più intima e autentica. Un modo per ricordare come L’uomo è un prisma: ha la capacità di assorbire esperienze, filtrarle e scomporle per analizzarne ogni possibilità e ogni significato…”.

Oltre il prisma la passerella si estende ancora e si abbassa, permettendo così a Marco di esibirsi realmente al centro del parterre e immerso nel suo pubblico sia durante l’opening dello show poi nel cuore dello spettacolo mentre regala ai fan alcuni dei brani più amati.

A completare lo staging tre schermi ad altissima definizione (280 mq di LED utilizzati come “vasi comunicanti” per tutta la larghezza del main stage) per dare dinamicità e continuità anche alla parte video, in grado di esaltare i visual scelti e, soprattutto, le riprese live che mixano e sovrappongono immagini di Marco della band e pubblico. Le riprese sono affidate alla regia multicamera di Cristian Biondani, che ha curato grandi eventi come Eurovision oltre ad aver lavorato in show live di artisti internazionali come Ben Harper, The Cure, Lady Gaga e Linkin Park. Marco Negli Stadi è, inoltre, il primo tour live in Italia ad utilizzare CuePilot, il software di gestione integrata utilizzato per i grandi eventi in grado di creare un flusso di lavoro digitale che includa e integri tutti i reparti creativi dello show.

Le luci, come già nel precedente live, sono curate da Jordan Babev (già in tour, tra gli altri, con Phoenix ed Editors) e studiate per riprodurre un impianto di tipo teatrale che dia profondità e calore all’impianto scenico; comprendono circa 350 sorgenti luminose di ultima generazione, in particolare i fari led che disegnano il ring centrale e che percorrono tutto l’arco del proscenio.

Sul palco con Marco Mengoni, che ha curato anche gli arrangiamenti di tutti i brani, un gruppo di straordinari musicisti con la direzione di Giovanni Pallotti (anche basso, synth e programmazione): Peter Cornacchia (chitarre), Massimo Colagiovanni (chitarre), Davide Sollazzi (batteria, batterie elettroniche), Benjamin Ventura (pianoforte, piani elettrici, synth), Leo Di Angilla (percussioni, ritmiche elettroniche), Adam Rust (organo, synth), Moris Pradella (backing vocalist, direzione cori, chitarra acustica), Yvonne Park (backing vocalist), Elisabetta Ferrari (backing vocalist), Nicole di Gioacchino (backing vocalist).

Una scaletta con 25 canzoni per oltre due ore di concerto. Mengoni è sicuramente in questo momento l’artista più amato e seguito in Italia, i sold out sono la dimostrazione di un attaccamento con il pubblico e di un riscontro concreto ad una musica che piace. Per raccontare al meglio questo incredibile viaggio musicale, potrebbe essere utile affidarsi a un servizio di powerpoint präsentation erstellen lassen, che permetterebbe di creare una presentazione professionale capace di illustrare l’evoluzione artistica e i momenti salienti della carriera di Mengoni.

Antonio Carbonara

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