La maratona nataliza di “Un barese a New York 3”

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La maratona di New York è una corsa annuale di 42195 metri che si snoda attraverso i cinque grandi distretti della città di New York. È la più partecipata al mondo e nella storia di Gianni Colajemma, “Un Barese a New York”, giunto al suo terzo capitolo, Joe, il personaggio da lui stesso interpretato si prepara per essere il testimonial della prossima competizione podistica.

Fermandosi solo di lunedì, da sabato 22 dicembre a domenica 6 gennaio andrà in scena ogni giorno lo spettacolo scritto, diretto e interpretato dal noto comico barese, affiancato dagli attori della compagnia Manifattura Tabacchi, ovvero Lucia Coppola, Federica Antonacci, Maria Schino, Luca Mastrolitti e Magda Fanelli.

In questo terzo capitolo della storia di Joe ci sono varie novità. Alcuni personaggi, che sono stati centrali nei precedenti episodi, non sono presenti e lasciano spazio a nuove figure che irrompono nella vita del protagonista, che pian piano incomincia ad addentrarsi nei circuiti attoriali newyorkesi. Come lui anche i suoi amici e familiari sono impegnati in varie attività lavorative, segno di come la vita a New York vada avanti. Questo capitolo di “Un barese a New York” tratta anche un argomento di grande attualità come l’immigrazione e l’integrazione.

Questa nuova commedia – ha spiegato Colajemma – è abbinata ai precedenti spettacoli, ne è il sequel. Da parte nostra è un nuovo modo di fare teatro, perché non è il solito spettacolo popolare, quello in vernacolo, che ci ha fatto acquisire molta esperienza negli anni. È un modo di evolverci teatralmente, utilizzando sempre il dialetto, inserendolo in storie diverse e soprattutto in questo momento di globalizzazione, arricchendolo di interventi anche in inglese e americano, lingue che con il barese hanno un bell’effetto, perché molto musicali”.

Come in una sitcom, anche i capitoli di questo racconto non sono concatenati tra di loro ma caratterizzati dall’uso di una singola ambientazione, in questo caso l’appartamento del protagonista Joe Colella, un barese trasferitosi a New York per diventare un importante attore. La scenografia curata da Gianmarco Venanzio Colaiemma, figlio del noto attore, è curata nei dettagli. In scena il solito divano con la copertura in stile americano, come del resto l’arredamento: guantoni da boxe alla Rocky, bottiglie di whisky, la maglia del grande Michael Jordan e tanti altri simboli che richiamano il “sogno americano”.

Ho provato a immaginare come si può comportare un barese in una grande città estera. Ho immaginato New York perchè è un simbolo dell’America, è il sogno americano che per chiunque ha un significato personale. Per Giovanni è fare l’attore, per altri è aprire un grande negozio, qualcun altro vuole costruire un altro grattacielo e via dicendo. È un sogno”.

Teatro Barium – Via Pietro Colletta, 6 – Bari

Infoline: 0805617264 – 3935350241

Inizio spettacolo: 21:00; giorni 23, 26, 29, 30, 5 e 6: 21:00 e 18:00

redazione

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