Giovinazzo, il 2 giugno la cerimonia di disvelamento della targa sulla via intitolata al pluridecorato Tenente Raffaele Piscitelli

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In occasione della festa nazionale del 2 giugno, a Giovinazzo (Ba) ci sarà il disvelamento di una targa toponomastica dedicata al pluridecorato Tenente Raffaele Piscitelli, che sarà collocata sulla via a lui già intestata, ad angolo con via Guglielmo Marconi.

La cerimonia inizierà a partire dalle ore 11,00, alla presenza delle maggiori istituzioni comunali, capeggiate dal sindaco uscente Tommaso Depalma, delle Associazioni d’Arma di Giovinazzo, della banda cittadina e dei familiari dell’eroe, rappresentati dal presidente della ‘Fondazione Famiglia Piscitelli D’Agostino’.

Dopo la grande partecipazione di pubblico e istituzioni alla manifestazione svoltasi lo scorso 24 maggio nell’Istituto Vittorio Emanuele e l’assegnazione di borse di studio in onore del tenente Piscitelli ai giovani studenti del liceo “Matteo Spinelli” della cittadina del barese, la scopertura della targa è l’atto conclusivo delle celebrazioni per il centenario dalla nascita dell’illustre giovinazzese Medaglia d’Argento e di Bronzo al Valor Militare, trucidato durante la Seconda guerra mondiale.

Nato il 2 maggio 1921, Piscitelli fu fucilato, assieme ad altri ufficiali, il primo ottobre 1943, all’età di soli 22 anni, a circa 35 chilometri da Spalato. Il suo corpo ora riposa nel maestoso sacrario militare del Lido di Venezia. Per eternare il ricordo del suo eroico sacrificio, alla sua figura sono già state intitolate un’aula dello storico liceo cittadino e la già citata via che collega via G. Marconi a via A. Gioia e via B. Cairoli.

L’auspicio della famiglia Piscitelli è che la targa possa servire a chi percorre l’omonima strada ad alimentare il ricordo di chi ha creduto fortemente nei valori della patria e che si è immolato, dando il bene più prezioso, per assicurare alle nuove generazioni libertà, democrazia, legalità, rispetto delle istituzioni, solidarietà e senso del bene comune. Valori che bisognerebbe difendere e perseguire, anche solo per dover dare un significato alle migliaia di giovani ufficiali e alla moltitudine di soldati che hanno donato la loro vita per la nostra Italia, non solo durante i conflitti mondiali, ma anche nelle missioni di mantenimento della pace (peacekeeping).

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