DAB Danza a Bari: mercoledì 20 e giovedì 21 focus su Fattoria Vittadini

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Per DAB/DanzaABari, la stagione di danza contemporanea del Comune di Bari – realizzata dal Teatro Pubblico Pugliese in collaborazione con Teatri di Bari e Compagnia AltraDanza, mercoledì 20 e giovedì 21 marzo ore 21.00 a Bari-Teatro Kismet in scena Fattoria Vittadini con due lavori: Esemplari femminili, di e con Francesca Penzo e Tamar Grosz e My true self, revisited, con Chiara Ameglio, Cesare Benedetti, Noemi Bresciani, Pieradolfo Ciulli, Maura Di Vietri, Riccardo Olivier, Francesca Penzo, MariaGiulia Serantoni, Vilma Trevisan. Coreografia di Maya Weinberg. Le due coreografie saranno illustrate prima dell’esecuzione da Francesca Pedroni, critico di danza de Il Manifesto, Danza&Danza e autrice e regista per il canale SkyClassica Hd, nonché docente di Storia della danza e del Balletto alla Scuola di Ballo dell’Accademia Teatro alla Scala di Milano.

 

Esemplari Femminili è il risultato finale di un processo di ricerca comune sul tema della femminilità da parte dell’italiana Francesca Penzo e l’israeliana Tamar Grosz. Un processo che ha visto una prima tappa nella versione breve dal titolo Why are we so f**ing dramatic? e giunge ora alla sua forma compiuta, interrogandosi su cosa significhi per due donne essere tali all’interno della società contemporanea.  Attraverso la metafora documentaristica, due esemplari femminili si fanno osservare e svelano le dinamiche proprie di un mondo che abitano quotidianamente. La loro è una dichiarazione di femminilità ed esistenza, una primavera annunciata nel loro essere donne.

Dopo un inizio scanzonato ed esuberante, lo sguardo si fa più intimo e riflessivo, in una tensione fisica ed emotiva che atterra in un paesaggio onirico.

Il progetto ha visto la collaborazione di diversi artisti che hanno condiviso e contribuito alla visione femminile e femminista che lo caratterizza. Di particolare importanza la collaborazione con l’attrice segnante Rita Mazza, vero e proprio personaggio che non solo ‘racconta’ quanto avviene in scena, rendendo dunque totalmente fruibile lo spettacolo ad un pubblico di sordi e udenti, ma diviene una terza interprete con un ruolo attivo e preciso che aggiunge significato allo spettacolo.

Uno spettacolo che parla a un pubblico sia femminile, sia maschile.

Fattoria Vittadini sarà poi con Esemplari femminili il 22 a Gioia del Colle-Teatro Rossini, il 23 a Massafra-Teatro Comunale (Progetto Next). Ore 21.00.

My true self è uno dei primissimi lavori di Fattoria Vittadini e, per molti aspetti, è diventato un vero e proprio manifesto della compagnia.

Una coreografia nata dalla collaborazione con Maya Weinberg, conosciuta in occasione della messa in scena, da parte degli allora allievi dell‘Atelier di teatrodanza della Paolo Grassi di Milano, dello spettacolo di Yasmeen Godder Sudden Birds riallestito proprio da Maya, per 8 anni danzatrice della coreografa israeliana.

Con gli 11 componenti della compagnia, Maya Weinberg lavora sulla necessità di sperimentare le dinamiche del desiderio di essere qualcun altro come mezzo per liberare il proprio vero “io”. Attraverso l’utilizzo di immagini create dal proprio mondo interiore, i danzatori segnano i confini del loro territorio sul palcoscenico e si preparano ad affrontare

le sfide personali con la sensazione di sicurezza che solo un gruppo offre. Quando l’intento fallisce, senso di perdita e vuoto invadono la scena, dando vita, tuttavia, a piccoli momenti magici, rituali privati e intimi.

Fattoria Vittadini

ESEMPLARI FEMMINILI

di e con FRANCESCA PENZO e TAMAR GROSZ

Giovedì 21 marzo: 

Fattoria Vittadini

MY TRUE SELF revisited

drammaturgia Shir Freibach / luci Karim Abou Dahab musica Fuck Buttons, Justice, Minimal Compact, The breeders / scene Claire Pasquier / costumi Giada Masi / con il supporto di Fondazione Cariplo / in collaborazione con Fondazione Milano, Ariella Vidach – AIEP, Istituto Italiano di Cultura Tel Aviv e GAi-Movin’ up

con Chiara Ameglio, Cesare Benedetti, Noemi Bresciani, Pieradolfo Ciulli, Maura Di Vietri, Riccardo Olivier, Francesca Penzo, MariaGiulia Serantoni, Vilma Trevisan

coreografie di MAYA WEINBERG

Maya Weinberg lavora sulla necessità di sperimentare le dinamiche del desiderio di essere qualcun altro come mezzo per liberare il proprio vero “io”. Attraverso l’utilizzo di immagini create dal proprio mondo interiore, i danzatori segnano i confini del loro territorio sul palcoscenico e si preparano ad affrontare
le sfide personali con la sensazione di sicurezza che solo un gruppo offre. Quando l’intento fallisce, senso di perdita e vuoto invadono la scena, dando vita, tuttavia, a piccoli momenti magici. In questa versione revisited ciò che cambia sono la sensibilità e il vissuto degli interpreti che, a 7 anni di distanza, sono giovani adulti con nuovi occhi sul mondo e nuove esperienze alle spalle. Ciò che resta autentico è il coraggio di mettere a nudo il proprio mondo interiore, a volte realmente gettandolo in pasto al pubblico.

Ileana Sapone

Ufficio Stampa Teatro Pubblico Pugliese

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