Circolare sulla Banca dati del DNA, dal Commissario Vittorio Piscitelli le indicazioni attuative

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Il Commissario straordinario del Governo per le persone scomparse Vittorio Piscitelli ha emanato una circolare per favorire, su tutto il territorio nazionale, un’applicazione più omogenea del regolamento sulla Banca dati del Dna in cui confluiscono i dati dei reperti biologici delle persone scomparse, dei cadaveri non identificati e dei resti non identificati (art. 6 del  d.P.R. n. 87 del 7 aprile 2016).

 

Per evitare il ricorso generalizzato al prelievo o eventuali disparità di trattamento, e per andare incontro anche alle legittime aspettative dei familiari, il prefetto Piscitelli lascia in capo alle autorità preposte (organi investigativi, polizia scientifica, reparti operativi dei Carabinieri) la decisione di prelevare il Dna degli individui scomparsi e di repertare elementi identificativi della persona stessa o degli oggetti da lei esclusivamente utilizzati.

In particolare, a prescindere dalle ipotesi di reato, devono essere repertati i profili di persone scomparse quando:

  • si tratta di casi allarmanti;
  • è possibile siano vittime di reato;
  • sono affette da disturbi neurodegenerativi o da disabilità psico-fisica;
  • potrebbero trovarsi in uno stato di pericolo, sebbene l’allontanamento sia stato considerato volontario.

Questa metodologia consentirà il successivo confronto con il Dna dei cadaveri non identificati che attualmente sono 881.

Il documento, sottoscritto il 22 novembre 2017, è stato inviato all’attenzione di tutti i procuratori capo della Repubblica, dei procuratori generali presso le Corti di appello e dei prefetti. A questi ultimi è rivolto anche l’invito a sottoscrivere protocolli d’intesa con le procure e con altri attori istituzionali, come è stato già fatto in Lombardia, Toscana e Lazio.

fonte: http://www.interno.gov.it

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