Aggressioni agli operatori sanitari a Brindisi : Dichiarazione di Francesco Pazienza Segretario Regionale Sindacato Medici Italiani (SMI) Puglia

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Aggressioni agli operatori sanitari a Brindisi :

<Non sono numeri per statistiche ma casi di violenza insopportabili!>

Dichiarazione di

Francesco Pazienza

Segretario  Regionale Sindacato Medici Italiani (SMI) Puglia

 

 Bari, 18 ago.-< La notizia dell’aggressione di una operatrice del 118 a Brindisi, durante il servizio, pone problemi alla coscienza ai cittadini, alla categoria medica e, consentiteci, soprattutto alla politica e alle Autorità Sanitarie. Consideriamo opportuna la dichiarazione del Direttore Generale della ASL di Brindisi circa l’accaduto. Condividiamo sia inconcepibile e ingiustificabile ogni atto di violenza contro chiunque e in particolare contro chi presta un servizio così prezioso e fondamentale per l’intera collettività> così Francesco Pazienza Segretario Regionale SMI Puglia.

<Eventi di questo tipo divenuti, purtroppo, frequenti in Puglia come in tutto il Paese ci fanno dire che tali atti non possono più essere accettati come eventi  normali quanto imprevedibili ed inevitabili. Non vanno considerati solo sul piano statistico e, quindi, notizia di cronaca, ma sollecitano una seria riflessione per giungere a risposte di contrasto concrete ed efficaci anche da parte del sistema giudiziario>.

<Il personale sanitario ha bisogno di lavorare in tranquillità per svolgere al meglio il proprio impegnativo e difficile lavoro reso ancora più gravoso dalle tante carenze di un Sistema Sanitario Nazionale ormai in condizioni disastrose per mancanza di una seria organizzazione e programmazione.

Non siamo più disposti ad accettare risposte di facciata. Si affrontino i problemi reclutando le energie più qualificate d’affiancare chi oggi gestisce ed organizza la sanità sul territorio. Diversamente la categoria, non potendo svolgere al meglio il proprio ruolo e funzione, può sentirsi ancora di più disincentivata a restare nel Servizio Sanitario Nazionale. Un appello forte rivolgiamo agli Ordini dei Medici e alla FNOMCeO perché si attivino, per competenza, presso le autorità preposte>.

  Redazione

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