A Bari la presentazione del libro di Fabrizio Capecelatro sul clan dei casalesi

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Si terrà venerdì 26 maggio alle ore 18, presso la libreria Monbook -Mondadori Point (via Scipione Crisanzio 16) di Bari, la presentazione del libro di Fabrizio Capecelatro dal titolo ” Il sangue non si lava – il clan dei casalesi raccontato da Domenico Bidognetti”. Intervengono: Pasquale Drago, coordinatore della Direzione Distrettuale Antimafia di Bari e Salvatore Catapano, giornalista Rai

Nato e cresciuto a Milano, napoletano di origine.  Giornalista, attualmente operativo  per il quotidiano online «NanoPress.it» con la rubrica “La mafia è Donna” sul magazine femminile «PourFemme.it».

Autore dei libri:
– “Lo Spallone – Io, Ciro Mazzarella, re del contrabbando”, edito da Mursia nel 2013
– “Il sangue non si lava – il clan dei casalesi raccontato da Domenico Bidognetti”, edito da ABEditore nel 2017.

Da tempo Fabrizio Capecelatro  organizza corsi di sensibilizzazione verso il fenomeno criminale presso la «Società Umanitaria» di Milano e cura la collana “Terre dei Fuochi” per «ABEditore».

Domenico Bidognetti è stato prima uno dei più spietati killer e, poi, uno dei più importanti boss del clan dei casalesi. Soprannominato ‘o Bruttaccione, è stato battezzato “uomo d’onore” a soli 25 anni, ma ha poi tradito – almeno secondo le logiche dei casalesi – quel giuramento nel 2007, quando ha deciso di collaborare con la giustizia, dopo 7 anni di carcere duro al regime di 41bis. È diventato, così, il più importante testimone interno dell’organizzazione criminale, tanto che nel 2008 fu ucciso il padre, per tentare di fermare la sua collaborazione. Ancora oggi testimonia in Tribunale contro i suoi ex alleati e affiliati, benché molti di loro fossero suoi amici sin dall’infanzia.

In questo libro ripercorre la storia del clan dei casalesi sin dalla sua nascita, ricostruisce le dinamiche del traffico illecito di rifiuti e di tutti gli altri affari in cui il clan era coinvolto. Racconta, dalla posizione privilegiata che può avere soltanto chi è stato ai vertici dell’organizzazione criminale, i più importanti omicidi, compreso quello di Don Peppe Diana, le più sanguinose guerre di camorra e le più note stragi, come quella di “San Gennaro” a Castel Volturno. Tratteggia, infine, i profili dei più noti boss della camorra napoletana e della mafia casertana, descrivendone caratteristiche che può rivelare solo chi li ha conosciuti personalmente.

di Antonio Carbonara

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