Time Zones, doppio appuntamento: live di Anzovino, Cherillo, D’Orazio, Abbrescia e Carrieri – Teatro Kismet OperA (Bari)

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Venerdì 2 e sabato 3 ottobre doppio appuntamento per il Festival Time Zones, che apre la collaborazione con i Teatri di Bari e si sposta al Teatro Kismet OperA per quattro concerti di grande musica contemporanea. Come nella tradizione di questi 35 anni di attività, Time Zones rinnova la sua attitudine alla contaminazione e incrocia i suoni di ricerca con le composizioni immaginate per il cinema, i suoni della scuola classica e la sperimentazione più avventurosa. Proprio la musica per imagini è infatti alla base del lavoro di Remo Anzovino, che sarà di scena il 2 ottobre con “Il pianista dell’arte”, un recital che ripercorrerà i lavori composti per le monografie di Sky arte dedicate ai maestri della pittura Monet, Picasso e Van Gogh. Nella stessa sera spazio a Roberto Cherillo, una delle realtà più interessanti del jazz odierno, già compagno d’avventura di Checco Fornarelli e oggi alle prese con la sua originalissima carriera da solista. Sabato 3 ottobre, sempre al Kismet, si rinnova l’esperimento di Francesco d’Orazio e Francesco Abbrescia per  trovare una via nuova al violino. Forti di una formazione classica e di esperienze internazionali, l’elettronica di Abbrescia si incrocerà con il violino di Francesco D’Orazio su un repertorio attinto all’avanguardia di Ivan Fedele, Steve Reich, Cresta, Corrado. Sempre sabato Massimo Carrieri riparte dal pianoforte e presenta un live rivolto al Mediterraneo grazie al suo background sonoro altamente eterogeneo.

REMO ANZOVINO
Compositore e pianista di Pordenone, classe ’76, ha formato il suo stile musicale attraverso l’esperienza maturata sin da giovanissimo nella musica per il cinema, per il teatro e per la pubblicità, lavorando a più di 50 produzioni. Ha composto le musiche per i maggiori capolavori del cinema muto (più di trenta pellicole) collaborando, con le più prestigiose cineteche e partecipando con colonne sonore di sua composizione ai principali Festival e rassegne internazionali. Tra i tanti titoli musicati si ricordano “Metropolis” di Lang, “Nosferatu” e “Tabù” di Murnau, “The Cameraman” e “Navigator” di Buster Keaton, “Il gabinetto del dr. Caligari” di Wiene, “Diario di una donna perduta” e “I misteri di un’anima” di Pabst, “Il Circo” di Chaplin. Nel 2006 pubblica il suo primo album Dispari (Rai Trade/C.N.I.), struggente lavoro strumentale che raccoglie uno splendido brano ispirato a Tina Modotti (Que viva Tina!) e alcuni dei temi in origine composti per capolavori del muto ma ripensati in forma del tutto autonoma dalle immagini. Anzovino intuisce che un modo semplice ed innovativo di proporre le immagini del muto è quello di invertire il consueto rapporto musica/immagine ovvero far accompagnare l’esecuzione dei brani da una sequenza di un film-capolavoro del periodo del muto, facendo sì che ad ogni brano eseguito cambi completamente il film e l’atmosfera audiovisiva avvolgendo così lo spettatore in una acquario visivo/sonoro in cui per la prima volta è la musica ad essere la protagonista e le immagini a commentarne il contenuto emotivo/psicologico. Un scelta non priva di coraggio considerato soprattutto il contesto in cui il progetto viene per la prima volta proposto, il Festival di Venezia. Il 30 luglio 2008 a Roma per “Roma incontra il mondo” nella suggestiva cornice di Villa Ada presenta in anteprima nazionale il suo nuovo album di studio “Tabù”, disco che raccoglie le esperienze dell’ultimi due anni, un concept album che trae spunto da una vera e propria riflessione in musica sulle trasgressioni contemporanee. Il disco viene presentato in contesti di grande prestigio: dal Blue Note di Milano allo European Jazz Expò a Cagliari, dall’Auditorium Parco della Musica a Roma, al Festival Internazionale del Mediterraneo a Pozzuoli fino alla serata conclusiva del M.E.I. 2008, dove ha aperto il concerto di Nicola Piovani. Con il suo terzo album Igloo (Odd Times/Egea, 2010) Remo Anzovino realizza il sogno di abbattere le convenzioni e di fondere una piccola, moderna sinfonia con una serie di duetti contemporanei ricavati su alcune tracce tematiche della stessa sinfonia. Uno spazio musicale dove il pianoforte duetta volta per volta con una batteria, un sax, una tromba, una chitarra, un contrabbasso, un clarinetto. Nel 2012 viene rilasciato il suo quarto album Viaggiatore Immobile (Egea Music), prodotto dal sound designer Taketo Gohara, con gli arrangiamenti orchestrali di Stefano Nanni e la copertina firmata da Oliviero Toscani. Al disco partecipano alcune prime parti dell’orchestra de La Scala di Milano, e alcuni musicisti di spicco quali Vincenzo Vasi, Alessandro “Asso” Stefana, Mauro Ottolini, Edodea Quartet diretto da Edoardo De Angelis, Achille Succi. Il disco si chiude con il brano 9 ottobre 1963 (suite for Vajont), eseguito con le 42 voci maschili del Coro Polifonico di Ruda diretto da Fabiana Noro, in memoria della tragedia del Vajont. Il 7 ottobre 2013 Anzovino ha ricevuto il Premio Anima “Per la crescita di una coscienza etica – sezione musica”, per la sua composizione 9 ottobre 1963 (Suite for Vajont), brano composto dal pianista in ricordo della tragedia del Vajont. 

ROBERTO CHERILLO
Roberto Cherillo è una delle voci più belle e raffinate del jazz italiano, nonché un pianista fuori dall’ordinario. Compositore e cantautore, la sua ricerca musicale è una costante sperimentazione, che nel corso del tempo ha identificato il canto quale passione principale. Di qui gli studi d’avanguardia sui timbri e sulla voce, passando dal cantautorato anglosassone alle influenze orientali per il canto armonico e non solo. Il primo album nel 2009, “L’isola della pomice” (Picanto/Egea) con il trio Omparty, che si aggiudica il premio “Suoni di Confine” al MEI di Faenza. Poi – nel 2011 – “Soffice”(Picanto record), il disco in duo (piano, voce, tromba) con il trombettista Luca Aquino, un lavoro di una forza espressiva ineguagliabile, tributo a Chet Baker. Il Jazzit Awards lo posiziona fra i dieci migliori lavori dell’anno, e Roberto Cherillo si classifica al terzo posto, dopo Gegè Telesforo e Mario Biondi, fra le migliori voci maschili, dal 2011 al 2016. Nella carriera di Cherillo anche il teatro: diverse le composizioni per spettacoli teatrali, la più recente delle quali quella per “Italianesi”, monologo di Saverio La Ruina (Premio UBU 2012 come miglior attore), della compagnia Scena Verticale, con la quale restera’ in tour per più di un anno, suonando dal vivo. Un modo per vedere la musica in maniera differente, per Cherillo il teatro rappresenta un valore aggiunto al proprio percorso artistico. Con il progetto “Shine” insieme al pianista barese Kekko Fornarelli,  è stato impegnato in concerti per più di un anno e mezzo  suonando in 15 paesi esteri.

FRANCESCO D’ORAZIO
Nato a Bari, si è diplomato in violino e viola sotto la guida del padre, perfezionandosi con Carlo Chiarappa e Cristiano Rossi e successivamente con Denes Zsigmondy presso il Mozarteum di Salisburgo e Yair Kless presso l’Accademia Rubin di Tel Aviv. Il suo vasto repertorio spazia dalla musica antica eseguita con strumenti originali alla musica classica, romantica e contemporanea. Di particolare rilievo è stata la sua lunga collaborazione con Luciano Berio, del quale ha eseguito “Divertimento per trio d’archi” in prima mondiale al Festival di Strasburgo, e inoltre Sequenza VIII al Festival di Salisburgo e Corale per violino e orchestra alla Cité de la Musique a Parigi e all’Auditorium Nacional de Musica di Madrid diretto dall’autore. Ha tenuto le prime esecuzioni italiane dei concerti per violino e orchestra di John Adams (“The Dharma at Big Sur”), Unsuk Chin, Kaija Saariaho (Graal Theatre), Aaron Jay Kernis (Lament and Prayer), Michael Daugherty (“Fire and Blood”), Luis De Pablo e Michael Nyman (Concerto n.1). Ha tenuto concerti in tutta Europa, Nord e Sud America, Messico, Australia, Cina e Giappone ed effettuato registrazioni discografiche per Decca, Opus 111, Hyperion, Stradivarius e Amadeus. È stato ospite di prestigiose istituzioni quali il Teatro alla Scala di Milano, la Philharmonie di Berlino, l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, Royal Albert Hall e Cadogan Hall a Londra, Cambridge Society for Early Music di Boston, Centre de Musique Baroque de Versailles, New York University, British Columbia University di Vancouver, South Bank Centre di Londra e molti altri.

FRANCESCO ABBRESCIAHa studiato pianoforte, canto e direzione di coro ed è diplomando in Composizione. È fondatore e direttore del coro “Goitre” dell’Associazione “Harmonia – Coro e Orchestra dell’Ateneo barese” e in tale veste ha eseguito concerti in diverse città italiane. Dal 2004 è direttore artistico della rassegna annuale di musica contemporanea “Musiche Nuove” dell’associazione Harmonia. È stato assistente alla regia del suono per la prima assoluta del dialogo drammatico-musicale “Pia” di Azio Corghi (Siena, 2004) in occasione della quale ha avuto modo di collaborare con gli Swingle Singers, uno dei più importanti gruppi vocali al mondo. È operatore assistente all’elettronica interattiva e multimedialità per il corso di composizione di musica da film di Luis Bacalov per i corsi estivi dell’Accademia Musicale Chigiana di Siena (2005-2008). È membro di Sin[x]Thésis, gruppo di ricerca e produzione della classe di musica elettronica del proprio conservatorio, fondato e diretto da F. Scagliola, con il quale si è esibito in numerosi concerti in Italia e all’estero. Si occupa prevalentemente di modellazione informatica dei processi compositivi e composizione musicale, sia elettroacustica che strumentale, motivato da un forte interesse per la ricerca che lo conduce alla costruzione di  nuovi strumenti elettronici e proprie tecniche di scrittura algoritmica. In occasione del convegno “Mathematica Italia User Group Meeting” (Roma 2008) pubblica l’articolo “Composizione Musicale Strumentale Assistita dal Calcolatore. Un’implementazione da un modello generale”. Sue composizioni sono state utilizzate a commento di lavori multimediali come pure in spettacoli di danza: per l’associazione Carovana “Nel Cortile” (1999) e “La quinta corda” (2000) di Lisa Masellis, associazione Qualibò “Rebecca o degli alfabeti inventati” (2002) di Lisa Masellis, associazione ResExtensa “Bosch: Senza Volto” (2007) di Elisa Barucchieri.

MASSIMO CARRIERIPianista e compositore di formazione classica e jazzistica, contemporaneo per vocazione, nella musica di Carrieri confluiscono organizzazione e improvvisazione, tradizione e innovazione. Un temperamento alimentato da un background alquanto eterogeneo: il diploma in Organo e Composizione al “G. Verdi” di Milano seguito da quello in musica Jazz e Pianoforte Jazz, il perfezionamento in musica per film all’Accademia Chigiana di Siena e presso il Berklee College di Boston, le varie esperienze e collaborazioni avvicendate negli anni, dal teatro al pop, dal musical alla tv, la personale attrazione per le “musiche del mondo”, le immagini, i viaggi. Tutti elementi questi che hanno contraddistinto la sua idea di fare musica, un pensiero che rifiuta ogni forma di classificazione, vicino più a logiche architettoniche che musicali. Un punto di partenza questo dal quale disegna un’estetica unica e personale, un’indole sensibile e raffinata che coglie ispirazione da materie ed argomenti spesso extramusicali o propriamente autobiografiche, in un’ottica di continua ricerca e sperimentazione. Fin da subito la sua attività professionale si sviluppa sia come strumentista che come eclettico compositore ed arrangiatore, un percorso nel quale si sono avvicendate esperienze e collaborazioni tra le più variegate, tra orchestre sinfoniche (“I Pomeriggi Musicali” e “G. Cantelli” di Milano, l’Orchestra Internazionale d’Italia), big band (Verdi Jazz Orchestra, Salerno Jazz Orchestra), studi di registrazione, e figure di rilievo internazionale. Tra queste: Antonella Ruggero, Chiara Civello, Fabrizio Bosso, Nicola Conte, Lica Cecato (Brasile), Marco Tamburini, Gianluigi Trovesi, Charles Hayward (UK), Roberta Mameli, Cristina Zavalloni, Serena Fortebraccio, Chris Marianetti (Found Sound Nation, NY), Land Observation (UK), Massimiliano Pitocco e gli “Aire de Tango”, Nico Morelli, Achille Succi, Vertere String Quartet, gli australiani Phil Rex e Sam Bates, Luca Dirisio, i comici Maurizio Crozza e Gioele Dix, lo scrittore Donato Carrisi. Sue partiture hanno visto la direzione di Alessandro Ferrari, Ermir Krantja, Alberto Veronesi. Realizza arrangiamenti per programmi televisivi Rai (“Oscar della TV”, “Premio Barocco”), scrive musica di scena per spettacoli teatrali, è autore con Andrea Ponzano del tema di “Favola”, la campagna pubblicitaria del marchio “Lavazza” lanciata da Armando Testa. Un momento determinante avviene nel 2007 con la pubblicazione di “Seven”, album d’esordio autoprodotto che lo presenta al grande pubblico nella veste di composer/performer. A distanza di quattro anni, dopo un periodo vissuto nella “grande mela”, rientra in Italia e pubblica “Zahir” (Effemusic), un concept album in cui affiorano atmosfere tipicamente “world music”, un’opera introspettiva, simbolica, e dai contenuti spirituali. Nel disco sono ospiti la cantante salentina Imma Giannuzzi (Arakne Mediterranea) e Salah addin Roberto Re David, musicista collegato alla tradizione islamica di provenienza sufi. Nel novembre del 2018 pubblica “Le Clair”, nuovo singolo e video con il quale torna alla sua prima forma espressiva: il pianoforte.

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PROGRAMMA

Venerdì 9 Ottobre

Ore 21,00 – Teatro Kismet OperA – Bari

Lisa Morgenstern

Lukas Lauermann

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Sabato 10 Ottobre

Ore 21,00 – Teatro Kismet OperA – Bari

Caterina Barbieri

Hassan K

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Venerdì 16 Ottobre

Ore 21,00 – Teatro Kismet OperA – Bari

B.Fleischmann band

Folklore Elettrico

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Sabato 17 Ottobre

Ore 21,00 – Teatro Kismet OperA – Bari

Popol Vuh Beyond (Requiem for Florian)

Joasinho

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Sabato 31 Ottobre

Ore 21,00 – Teatro Kismet OperA – Bari

Il Dio delle piccole cose ( in collaborazione con Kismet-Teatri di Bari)

Teresa Ludovico e la Time Zones Ensemble

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LITERATURE
3-4-7-8-10-11-12 Ottobre

ore 21,00 Auditorium Vallisa

I SUONI, LA MENTE, LA MUSICA

in collaborazione con DIAGHILEV teatri

Sette tappe attraverso “Musicofilia” di Oliver Sacks

attori: Paolo PanaroAltea Chionna, Alessandro EpifaniFrancesco Lamacchia

Luigi Morleo (percussioni), Mattia Morleo (pianoforte)

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FUORI PROGRAMMA

Martedì 13 Ottobre
ore 21,00 Palazzo De Mari – Acquaviva delle Fonti (Ba)

Convegno “Francisco Ferrer – La nuova escuela. La scuola e le arti“

Concerto di Alessio Lega


info e prenotazioni
3385957238 – timezones@alice.it

La manifestazione si svolge nel rispetto delle regole anti Covid e quindi il pubblico dovrà attenersi alle seguenti prescrizioni:
• Mascherina all’ingresso e all’uscita e ove non sia possibile un distanziamento di un metro
• Distanziamento nelle sedute come da prescrizione
• Sanificazione delle mani presso i desk

Redazione

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