Una lettera per sollecitare interventi per contrastare la diffusione del nuovo coronavirus – iscritti all’Associazione dei Pensionati della CIA Agricoltori Italiani della Puglia

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Comunicato Stampa

Una lettera per sollecitare interventi per contrastare la diffusione del nuovo coronavirus

Gli iscritti all’Associazione dei Pensionati della CIA Agricoltori Italiani della Puglia riuniti in assemblea per discutere dell’andamento dell’epidemia Covid-19.

Taranto – Una lettera indirizzata al presidente della Regione Puglia, al presidente del consiglio regionale e all’assessore alla Sanità per sollecitare un immediato intervento per contrastare la diffusione del nuovo coronavirus.

Gli iscritti all’Associazione dei Pensionati della CIA Agricoltori Italiani della Puglia riuniti in assemblea, assieme ai dirigenti della CIA, hanno discusso e preso atto dell’andamento dell’epidemia Covid-19.

Permangono ancora tutti gli elementi di preoccupazione circa il controllo e il contenimento dei contagi con le relative varianti, con la conseguente pressione sulle strutture sanitarie e su tutti i servizi connessi alla cura delle persone.

Continua a propagarsi il contagio e continuano le stragi silenziose nelle RSA.

Si aggravano, inoltre, le condizioni dei malati cronici. Si sono ridotti pericolosamente gli screening oncologici.

Pertanto la ANP e la CIA sollecitano il Governo della Regione Puglia a proseguire sulla strada di una massiccia somministrazione dei vaccini. A questo proposito è necessario che la stessa Regione eserciti una forte pressione verso il Governo Nazionale affinché in tempi congrui garantisca a tutti i cittadini, in primis gli anziani, la disponibilità delle dosi necessarie per le vaccinazioni.

Inoltre si chiede espressamente al Governo regionale di concordare con i medici di medicina generale le modalità di prenotazione e di somministrazione dei vaccini, da praticare possibilmente all’interno degli studi professionali dei medici, oppure in strutture idonee messe a disposizione dalle aziende sanitarie in ogni Comune. Si eviterebbero in questo modo gravosi disagi agli anziani per le lunghe code davanti alle farmacie ed ai CUP, in una stagione caratterizzata dai rigori invernali, ma anche gli spostamenti, a volte distanti parecchi chilometri, nei centri vaccinali. Tra l’altro i medici di famiglia costituiscono una rete di presenza capillare sul territorio, compreso i piccoli Comuni delle zone interne e rurali, conoscono i propri pazienti e hanno con loro un rapporto fiduciario. Rappresentano in definitiva l’ideale per vaccinare la popolazione anziana.

Infine per ANP e CIA resta aperto, nella nostra Regione, il tema dei servizi sanitari territoriali che sono la vera sfida per il futuro. Portare la sanità vicino ai cittadini, con strutture ambulatoriali o case della salute vicino alle persone, in particolare nelle aree interne e rurali, potenziare l’assistenza domiciliare, utilizzare diffusamente le nuove tecnologie come la telemedicina, valorizzare le reti sociali e del volontariato; in sostanza, rafforzare tutte le forme di tutela sociale per il miglioramento della qualità della vita soprattutto per le persone anziane.

Oggi questa sfida può essere vinta attraverso un impegno straordinario della pubblica amministrazione, anche utilizzando correttamente i fondi Europei, affinché si eliminano le attuali discriminazioni sociali e territoriali.

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