Teatro comunale Fusco di Taranto: presentata la stagione di prosa 2019

0
1366

Undici spettacoli, due repliche per spettacolo, la Stagione del Teatro Fusco di Taranto (direttore Michelangelo Busco), Comune di Taranto-Teatro Pubblico Pugliese. Si comincia il 23 e 24 gennaio con la regia di Pierpaolo Sepe per Isa Danieli e Giuliana De Sio nel testo di Gianni Clementi Le signorine. Una storia raccontata con grande veracità napoletana, Rosaria e Addolorata sapranno farci divertire e commuovere, raccontando con grande ironia, gioie e dolori della vita familiare.

 

 

30 e 31 gennaio un gigante del teatro, Carlo Cecchi, nel maestoso Enrico IV, di Luigi Pirandello, un lavoro rivisto da Cecchi che da’ più spazio a tutti gli altri attori traducendo anche la lingua in conversazioni più vicine al nostro tempo. 19, 20 febbraio Alessio Boni e Serra Yilmaz  (tra le attrici preferite da Ozpetec) nel Don Chisciotte, liberamente ispirato al romanzo di Miguel de Cervantes Saavedra, nell’adattamento di Francesco Niccolini con, tra gli attori, anche il nostro Marcello Prayer. Uno studio, quasi, sulla follia. 26 e 27 febbraio il molto amato Massimo Ranieri ne Il gabbiano, di Anton Čechov, con la regia di Giancarlo Sepe. Un affascinante incontro fra due protagonisti assoluti del teatro italiano, che per la prima volta insieme metteranno in scena uno dei testi teatrali tra i più noti e rappresentati di sempre. Una grande produzione, un allestimento imponente, undici attori in un nuovo e rivoluzionario adattamento.

6, 7 marzo, gli Evolution Dance Theater in Night garden, direttore artistico e coreografo Anthony Heinl, danzatore insieme ad altri sette ballerini.

La musica il 27 marzo con Dee Dee Bridgwater, l’artista considerata da più parti una delle ultime dive del jazz internazionale. Instancabile esploratrice della musica nera, Dee Dee, con alle spalle una carriera iniziata nei primi anni Settanta, è stata premiata tre volte con il Grammy Award. Dotata di un timbro vocale caldo e avvolgente, la cantante statunitense con il progetto “Memphis… Yes, I’m Ready”” rende omaggio alla città che nel 1950 l’ha vista nascere fondendo con inusitata maestria soul, blues e r’n’b.  A Taranto Dee Dee Bridgewater si esibirà con Barry Campbell, basso; Charlton Johnson, chitarra; Bryant Lockhart , sax; Sharisse Norman e Shontelle Norman Beatty, coro; Curtis Pulliam, tromba; Carlos Sargent, batteria; Dell Smith, piano, organo.

30 e 31 torna il teatro con Giuseppe Battiston in Churchill, storia portata in scena, reinventata, qui si indaga il mistero dell’uomo attraverso la magia del teatro, senza mai perdere il potente senso dell’ironia.

6 aprile ecco I Vertigo, An Evening with Manuel Agnelli. Uno spettacolo unico, che vedrà Manuel Agnelli in una versione intima e in un rapporto quasi confidenziale con il pubblico. Brani tratti dall’ormai trentennale repertorio di Afterhours, in versioni totalmente inedite, si alterneranno a cover dense di significati per il suo percorso musicale, a brani strumentali di varia estrazione di genere e a quelle letture che hanno ispirato la sua poetica e i capisaldi del suo racconto. Manuel Agnelli sarà accompagnato sul palco da Rodrigo D’Erasmo, violinista, polistrumentista e arrangiatore, suo sodale ormai da molti anni in numerosissimi progetti. Un’occasione irripetibile per ritrovare o scoprire un lato artisticamente più intimo di uno dei personaggi più iconici della contemporaneità musicale del nostro Paese.

10 e 11 il teatro senza parole, solo maschere eppure tanta espressione. Arrivano i Familie Flöz in Dr Nest che analizza l’enigmatica cartografia del cervello e le torbide profondità dell’animo umano. Ispirata da paradossali descrizioni di casi provenienti dal vasto campo della neurologia, la compagnia spalanca le porte di una casa di cura fittizia e rivela al pubblico i mondi bizzarri degli inquilini – e del personale. Movimento, spazio, parola, luce e suono danno vita ad un racconto, tanto tragico quanto comico, incentrato sulle fragilità del destino umano.

Ultimi due spettacoli ad aprile e a maggio. Il 27 aprile, Diodato, la sua storia nasce nel 2013 con “E forse sono pazzo” . Nel febbraio 2014 Diodato partecipa al 64esimo Festival di Sanremo nella categoria “Nuove proposte” con la canzone “Babilonia”. A giugno 2014 vince il premio “Mtv Best New Generation”.  Nel settembre 2014 Diodato vince il “Premio Fabrizio De André”, per la sua convincente e personale versione di “Amore che vieni amore che vai”. Il 27 ottobre 2014 pubblica “A Ritrovar Bellezza”. Partecipa al disco “Acrobati” di Daniele Silvestri con due featuring nei brani  “ Pochi giorni” e “ Alla fine”  e nell’estate del 2016 è ospite del suo “Acrobati in tour”. Nel 2017 pubblica l’album “Cosa siamo diventati”. A novembre esce un nuovo singolo di Diodato, “Cretino che sei”, brano che segna una svolta stilistica dell’artista. A dicembre 2017 viene annunciata la sua partecipazione al 68° Festival di Sanremo nella categoria campioni con il brano “Adesso” insieme all’amico e collega Roy Paci.

Il 2 e 3 maggio la simpatia e bravura dei Rimbamband, al Fusco con Manicomic, in scena Raffaello Tullo, Renato Ciardo, Vittorio Bruno, Nicolò Pantaleo, Francesco Pagliarulo, la regia questa volta affidata a Gioele Dix. Una sorta di “Qualcuno volò sul nido del cuculo” in versione comico/teatrale, in cui la follia si trasforma in libertà, energia, divertimento e creatività.

 redazione

 

 

LASCIA UN COMMENTO