Taranto: sparò alla ex, detenuto suicida in cella

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La casa circondariale nella quale sono reclusi Sabrina Misseri e il padre, Taranto, 15 ottobre 2010. Piange a dirotto Sabrina Misseri in carcere a Taranto dove si trova dalla mezzanotte di ieri per concorso in omicidio della cugina Sarah Scazzi: "Non potrò più chiamarlo papà", ha detto e ripetuto all'avvocata Emilia Velletri, uno dei suoi due avvocati, che stamane é andata a trovarla e a portarle abiti ed effetti personali. ANSA / ZACPHOTO

Si è suicidato la notte scorsa, impiccandosi in una cella del carcere di Taranto, Giuseppe Lama, detto Pino, 59enne di Castellaneta Marina (Taranto), arrestato lo scorso 30 novembre per il tentato omicidio di una 51enne imprenditrice agricola di Castellaneta, con la quale aveva avuto una relazione.

Al termine di una lite in strada, a Marina di Ginosa (Taranto), l’uomo sparò un colpo di pistola calibro 9×21, regolarmente detenuta, ferendo all’addome la vittima, successivamente colpita con il calcio della pistola alla testa.
Poco dopo l’aggressore pubblicò un post sul suo profilo Facebook, scrivendo ‘Purtroppo non ci sono riuscito’.
Il cadavere dell’uomo è stato trovato stamani dalla polizia penitenziaria. Lama ha lasciato un biglietto nel quale spiega le ragioni della sua decisione e accusa ancora la sua ex. La donna, benché ferita, raggiunse casa e chiamò i soccorsi. Lama fuggì a bordo di un’auto, poi contattò i carabinieri indicando il luogo in cui si trovava; nell’auto fu trovata la pistola.

di Antonio Carbonara

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