Stop al canottaggio nelle acque antistanti il CUS a Bari: interviene Giuseppe Abbagnale

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Non è rimasto inascoltato l’appello del Presidente del CUS Bari Giuseppe Seccia che, nonostante l’archiviazione da parte della procura barese dell’indagine su eventuali violazioni in materia di sicurezza e ritardo nei soccorsi relativi alla morte del canoista  Nicola Mangialardi, del Cus Bari deceduto il 9 marzo 2015 , sta vivendo delle difficoltà legate al divieto  di allenarsi nello specchio d’acqua antistante la sede del Centro universitario barese, sul lungomare Starita, area del porto è infatti off limits per gli agonisti.

 

Sulla questione, sono infatti intervenuti anche i Presidenti della Federazione Italiana Canottaggio Giuseppe Abbagnale e della Federazione Italiana Canoa Luciano Bonfiglio, i quali nel rispetto delle regole e della sicurezza invitano e autorità competenti a non irrigidirsi su una questione oramai chiarita, ma ad avviare un dialogo per il ripristino delle attività. Luciano Bonfiglio Presidente della Federazione Italiana Canoa spiega: ” Pur rispettando le autorità locali che svolgono con attenzione il loro lavoro, come presidente della Federazione non posso esimermi dall’esprimere preoccupazione per quanto sta avvenendo al CUS Bari. Quando l’applicazione troppo rigida delle regole crea un ostacolo insormontabile alla pratica sportiva e nello specifico al CUS Bari, che opera nel rispetto dell’ambiente, del fare squadra, nel compito di costruire cittadini più sani, attraverso lo sport e che hanno anche meno spese sanitarie, occorre, anzi è necessario trovare delle soluzioni. Ci dispiace che autorità di così tanto prestigio non riescono a intavolare un progetto per far si che il CUS Bari, un centro sportivo che all’interno della città di Bari rappresenta un riferimento da decine di anni, e un valore aggiunto per l’intera città, per la Federazione Italiana, sport italiano e internazionale, possa riprendere la sua attività, in acqua. Mi piace ricordare che, senza il CUS Bari non si sarebbero potuti organizzare i giochi del Mediterraneo, senza il CUS Bari non ci sarebbero dirigenti e sportivi a livello internazionale e migliaia di famiglie in cui si pratica sport. Mi auguro che nella lungimiranza di un dirigente così attento, si cerci e si trovi la strada giusta che porti in tempi brevi ad una risoluzione. Per quanto mi riguarda mi rendo immediatamente disponibile a venire a Bari per risolvere la vicenda, subito, anche adesso. Non posso immaginare che si blocchi ulteriormente l’attività sportiva”. Giuseppe Abbagnale Presidente Federazione Italiana Canottaggio :  “Ho saputo del divieto di uscire in barca in seguito ad un drammatico incidente, e del quale il CUS di Bari non ha alcuna responsabilità. Nel pieno rispetto delle regole, e della sicurezza non posso che associarmi al Presidente Seccia, nella richiesta di poter riprendere ad espletare una delle sue principali funzioni, ossia la pratica in acqua del canottaggio. Mi auguro che in tempi brevi si possa chiarire e risolvere questa situazione, nell’interesse di chi ama e vuole praticare lo sport in un centro sportivo fiore all’occhiello in Italia e in Puglia”

ufficiostampa@CUSBARI

redazione

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