Sequestro da 750mila euro a Taranto: frode su bonus facciate

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Crediti d’imposta per 750mila euro circa sono stati sequestrati dalla Guardia di Finanza di Taranto, su disposizione della magistratura ionica, per indebita percezione di erogazioni pubbliche e falsità ideologica in certificati in relazione all’agevolazione fiscale “bonus facciate”. L’esecuzione del provvedimento rappresenta l’epilogo di indagini svolte dai finanzieri dal giugno 2022 nei confronti dell’amministratore di un condominio, del tecnico-progettista dei lavori e del rappresentante legale dell’impresa esecutrice delle opere, che hanno beneficiato dei crediti di imposta.

 

  Secondo l’accusa, il rappresentante legale del condominio e il tecnico abilitato avrebbero falsamente attestato negli atti di rispettiva titolarità l’inizio dei lavori di manutenzione straordinaria il 29 dicembre del 2021, due giorni prima della data di scadenza dell’agevolazione fiscale prevista il 31 dicembre dello stesso anno. Le opere – secondo l’accusa – sono state invece effettivamente avviate nel giugno 2022, con la documentazione e asseverazione di spese, pari a 793mila euro, in apparenza di gran lunga superiori ai costi effettivamente sostenuti. Il contributo causale dell’imprenditore sarebbe invece consistito nell’emissione di una fattura per un importo pari al 10% dell’ammontare delle spese asseverate. Queste condotte avrebbero consentito l’indebita maturazione di crediti di imposta, pari a circa 750 mila euro, oggetto di un’imminente cessione all’impresa esecutrice dei lavori secondo il meccanismo dello sconto in fattura. (ANSA).

Redazione

 

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