‘Sacra Corona vitale e rinnovata’, la relazione annuale del 2016 della Direzione Nazionale Antimafia

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Il procuratore nazionale Antimafia Franco Roberti con la presidente della Commissione parlamentare antimafia Rosy Bindi durante la presentazione della Relazione annuale sulle attività svolte dal procuratore nazionale antimafia e dalla Direzione Nazionale Antimafia, Roma, 2 marzo 2016. ANSA/GIUSEPPE LAMI

Le indagini in corso, che riguardano le province di Brindisi e Lecce “testimoniano di una perdurante, e per certi versi rinnovata, vitalità dell’associazione mafiosa Sacra corona unita”.

 

E’ quanto si legge nella relazione annuale del 2016 della Direzione Nazionale Antimafia.
“Tutte le principali attività criminali delle due provincie, infatti, benché talora possano apparire autonome ed indipendenti da logiche mafiose, ad uno sguardo più approfondito risultano fare riferimento alla associazione mafiosa, cui comunque deve essere dato conto”.
Per la Dna, inoltre, i segnali che si colgono sul condizionamento della collettività civile da parte dei clan mafiosi “sono preoccupanti” e devono essere contrastati “per invertire una tendenza che appare veramente allarmante, soprattutto nel momento storico attuale nel quale l’espansione turistica di Puglia e Basilicata ed il benessere che ne deriva potrebbe essere inquinata e frenata dai fenomeni criminali, con conseguenze disastrose per la collettività”.

di Antonio Carbonara

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