Sabino Leone unico produttore pugliese selezionato al Best Chef Awards 2025
L’olio extra vergine di oliva Sabino Leone è stato l’EVOO ufficiale della manifestazione a Milano (1–2 ottobre): due giorni di talk, show-cooking e degustazioni insieme ai migliori chef internazionali.
Si è appena conclusa a Milano l’edizione 2025 del Best Chef Awards (1 e 2 ottobre), dove Sabino Leone è stato l’unica azienda pugliese selezionata e ha avuto l’onore di essere l’olio extra vergine di oliva ufficiale dell’evento. Il riconoscimento è la conferma del valore delle cultivar autoctone dell’azienda e dell’impegno costante nella qualità e nella sostenibilità.
Durante le due giornate, il team di Sabino Leone ha presentato la propria gamma a chef, giornalisti e operatori del settore, organizzando degustazioni tecniche e raccogliendo feedback diretti dai palati più esigenti. L’evento ha favorito contatti professionali e nuove collaborazioni con realtà nazionali e internazionali del mondo della ristorazione.
«Essere l’unica azienda pugliese presente e l’EVOO ufficiale del Best Chef Awards è per noi motivo di grande orgoglio — commenta Sabino Leone, titolare dell’azienda —. È stata un’occasione preziosa per raccontare il lavoro in campo, il valore delle nostre cultivar autoctone e la filosofia che guida la produzione: rispetto del territorio, innovazione e cura artigianale del prodotto.»
L’esperienza milanese ha confermato l’apprezzamento per i tratti distintivi degli oli dell’azienda: profili aromatici riconoscibili, equilibrio organolettico e una forte vocazione territoriale. Sabino Leone torna a casa con ispirazioni, conferme e contatti utili per sviluppi futuri nel canale Ho.Re.Ca e nella distribuzione specializzata.
Impegno ambientale e filiera
L’azienda opera su circa 360 ettari con quasi 80.000 alberi, tra nuovi impianti e ulivi secolari (alcuni di oltre 240 anni), e da generazioni valorizza cultivar autoctone pugliesi. Per garantire un prodotto sano e sostenibile, Sabino Leone adotta pratiche agricole a basso impatto, uso razionale dei fertilizzanti e tecniche di irrigazione di precisione (tra cui la subirrigazione capillare), che contribuiscono a ridurre sensibilmente il consumo idrico. L’intero processo produttivo — dalla raccolta allo stoccaggio, dalla defogliazione alla molitura ed estrazione a freddo — è seguito con meticolosità per preservare la qualità del frutto.
redazione



















































