Rio de Janeiro: Addio a Ivo Pitanguy, il chirurgo gentile

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Si è  spento ieri nella sua casa alla periferia di Rio de Janeiro il chirurgo delle star Ivo Pitanguy. Aveva 90 anni e da tempo era costretto su una sedia a rotelle. E proprio con la sua sedia, venerdì ha portato la torcia olimpica per la cerimonia inaugurale dei Giochi di Rio 2016.

Noto per aver operato numerose star cinematografiche e membri del jet set internazionale, Pitanguy era anche un uomo gentile, semplice e spiritoso. Una giornata d’autunno trascorsa in un luogo incantato, all’ombra di un castello medievale, tra i fiori di un giardino all’inglese, restituiscono ai presenti un ricordo dell’uomo Ivo, capace di stupore e meraviglia in un angolo di campagna pugliese, così lontano dalla fama e dalla ricchezza.

Ma Pitanguy non è stato soltanto il chirurgo delle star, è stato anche un benefattore per il suo popolo, ha operato gratuitamente uomini e donne non abbienti che avevano avuto la sfortuna di incorrere in incidenti  che li avevano sfigurati. La chirurgia plastica per lui non era solo un abbellimento  esteriore, ma un mezzo per l’accettazione di sé, per accrescere l’autostima e vivere meglio.

Autore di 1800 pubblicazioni, Pitanguy lascia ai chirurghi plastici di tutto il mondo una lezione di filosofia, un testamento spirituale di notevole importanza per una società narcisista e individualista che avrebbe bisogno di riscoprire l’empatia.

di Maria Cristina Consiglio

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