Richiesta archiviazione per la dott.ssa Barbara Santeramo, già Direttore Generale della Società S.T.P. S.p.A. Bari

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Richiesta archiviazione per la dott.ssa Barbara Santeramo già Direttore Generale della Società S.T.P. S.p.A. Bari, azienda a capitale pubblico che gestisce ed eroga servizi di trasporto nella città metropolitana di Bari e in alcune tratte regionali fra la provincia di Foggia e la provincia di Taranto. Gli Enti proprietari della S.T.P. S.p.A. Bari sono la Città Metropolitana di Bari (38,91%), la Provincia BAT (12,09%), il Comune di Trani (5%) e l’AMET S.p.A. (44%) del Comune di Trani. Il sostituto procuratore della repubblica presso il Tribunale di Bari dott.ssa Silvia Curione ha chiesto l’archiviazione del procedimento penale a carico della dott.ssa Santeramo a seguito di esposto presentato dal Presidente della Società Francesco Tandoi nei confronti della medesima dirigente,  licenziata tra l’altro la scorsa settimana , che nel frattempo però aveva già iniziato un contenzioso contro l’azienda per straining, vessazioni professionali, gravi ritorsioni e altre gravi violazioni di diritti personali ed economici! L’esito del procedimento disciplinare su contestazioni pretestuose, è stato preannunciato a mezzo stampa prima della sua conclusione, con grave violazione del diritto difesa, lo stesso procedimento è risultato affetto da gravi irregolarità, per altro denunciate anche da membri dell’organo di sorveglianza e lo stesso consiglio di amministrazione si è pronunciato soltanto a maggioranza e con il voto decisivo dello stesso Tandoi personalmente coinvolto nella vicenda.
Il PM titolare dell’inchiesta ha evidenziato come le accuse mosse alla Santeramo, difesa in questa vicenda, dall’avv Antonio La Scala, dal Tandoi siano “generiche e presunte”.

in foto l’avv. Antonio Maria La Scala

 

Si chiude cosi ‘ la vicenda che da un anno circa ha visto la Santeramo prima sospesa senza alcun preavviso, poi privata delle competenze dovute e dalla retribuzione, a seguito della sospensione e poi licenziata per mere ragioni discriminatorie e ritorsive che, unitamente alla causa x danni da straining, sarà oggetto di approfondito esame da parte del giudice del lavoro e di altre autorità.

redazione

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