Continua il percorso svolto in questi anni di ricerca dal cantautore Raiz e dalla band dei Radicanto, che per il 2021 uniscono le forze col cantante e flautista fiorentino Enrico Fink e presentano un affascinante live focalizzato sulla rielaborazione e sulla scrittura della musica del Mediterraneo. Il concerto, dal titolo “Musica Immaginaria Mediterranea”, sarà disponibile in streaming online dal 15 gennaio attraverso i canali ufficiali dei Radicanto:
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Oggetto dell’indagine del live – girato nel prezioso Auditorium Vallisa di Bari – è il mare, viatico di suoni e peregrinazioni musicali, storie, echi di gente, rivissute attraverso le antiche cantigas sefardite e la rilettura della tradizione meridionale italiana. Al centro, come sempre, la struttura della forma “canzone”, con un focus incentrato sulla città di Bari, dove nell’anno 1000 convivevano ebrei, musulmani, armeni, bizantini. Una raccolta di brani di musica immaginaria mediterranea, lietamente meticcia, dove le intense ballate acustiche si legano con dolcezza ed efficacia all’alternanza delle stagioni della vita umana. Un concerto potente e al tempo stesso raffinato, in cui l’universo sonoro di voci che si intrecciano a ritmi cadenzati, gli echi delle corde, delle pelli e dei papiri, scivolano come rivoli di un racconto che sembra non avere mai fine.
Il live nasce dall’incontro di Raiz (storica voce degli Almamegretta) con i Radicanto, un connubio consolidato negli anni con la realizzazione di tour e lavori discografici, che li hanno anche portati ad essere finalisti del Premio Tenco fino a raggiungere la Top Ten della World Music Chart of Europe.
Cantighe sefardite, salmi, canzone napoletana, tradizione pugliese, fado portoghese, ritmi nordafricani, mediorientali, asiatici: lingue e linguaggi che si inseguono, una “democrazia del pentagramma”, il Mediterraneo come una realtà panregionale, senza frontiere.
Il progetto è finanziato dal programma Puglia Sounds Producers 2020/2021 ed è prodotto dall’Associazione Culturale Radicanto con l’ausilio alla regia di Marco Agostinacchio.