Presunta corruzione, chiesti gli arresti domiciliari per l’assessore Delli Noci

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La guardia di finanza di Lecce ha notificato in queste ore 11 richieste di interrogatori preventivi finalizzati all’emissione di misure cautelari personali nell’ambito di una inchiesta su una presunta associazione per delinquere finalizzata alla corruzione, turbativa e frode di finanziamenti pubblici con i Pia.

Tra gli indagati figurano nomi di imprenditori e della politica, di Lecce e Bari. Tra questi Alessandro Delli Noci, assessore alle Attività Produttive della Regione Puglia, e Maurizio Laforgia, ingegnere, figlio del presidente dell’Aqp Domenico Laforgia. L’accusa per tutti è associazione a delinquere finalizzata alla corruzione, turbativa e frode di finanziamenti pubblici con i Pia. Tra i destinatari delle 11 richieste anche il responsabile dell’ufficio tecnico del Comune di Lecce Angelo Mazzotta, e gli imprenditori Marino Congedo e Alfredo Barone.
L’operazione è condotta dal nucleo di polizia economico – finanziaria della guardia di finanza di Lecce.

La Procura di Lecce ha chiesto gli arresti domiciliari per Delli Noci. La Procura leccese ha inoltre chiesto la custodia cautelare in carcere per l’imprenditore Alfredo Barone, altre cinque arresti domiciliari e quattro misure interdittive. “Ho appreso questa mattina di essere oggetto di indagine”. Così, in una nota, l’assessore regionale pugliese allo Sviluppo economico Alessandro Delli Noci. “Fiducioso come sempre nei confronti della magistratura – ha aggiunto Delli Noci – attendo di conoscere meglio le accuse che mi vengono rivolte per poter chiarire al più presto la mia estraneità ai fatti che mi vengono contestati”. Secondo quanto si è appreso a Lecce, sono inoltre in corso sequestri preventivi per un totale di circa dieci milioni di euro a carico delle quattro società coinvolte nell’inchiesta.
Oltre che per Delli Noci, i domiciliari sono stati chiesti dalla Procura di Lecce anche per Maurizio Laforgia, ingegnere, figlio del presidente dell’Aquedotto Pugliese, Domenico Laforgia, per il responsabile dell’ufficio tecnico del Comune di Lecce Angelo Mazzotta, per l’imprenditore Marino Congedo, per Nicola Capone e per Ilaria Santoro. La richiesta delle quattro misure interdittive riguarda invece Luciano Ancora, Michele Barba, Corrado Congedo e Giovanni Rapanà.

“Abbiamo fiducia nella giustizia e abbiamo fiducia in Alessandro Delli Noci”. Lo ha detto, in una dichiarazione, il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, riferendosi all’inchiesta della Procura della Repubblica di Lecce che ha chiesto i domiciliari per Delli Noci.
“Aspettiamo – ha aggiunto il governatore – di conoscere gli atti processuali e la sua difesa. Le procedure giudiziarie sono necessarie per conoscere la verità e auspichiamo che arrivino a conclusioni certe nel tempo più breve possibile”, ha concluso Emiliano (ansa).

redazione

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