PETRUZZELLI: JORDI SAVALL DIRIGE LE CONCERT DES NATIONS

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Concert Symphonies 8 inachevee et 9 de Schubert direction Jordi SAVALL - Le Concert des Nations a la Philharmonie de Paris le 13/10/2023

Fondazione Petruzzelli:

 

L’Orchestra Le concert des nations, diretta da Jordi Savall.

 

Domenica 28 maggio alle 19.00 al Petruzzelli, nell’ambito della Stagione Concertistica 2023 è in programma un appuntamento di particolare prestigio: il concerto dell’Orchestra Le concert des nations, diretta da Jordi Savall.

 

In programma: di Ludwig van Beethoven (1770 – 1823) Sinfonia n. 6, in Fa maggiore, op. 68 – “Pastorale” (1808), Oder Erinnerung an das Landleben, mehr Ausdruck der Empfindung als Malerei (Ricordi della vita campestre, più espressione del sentimento che pittura dei suoni), e di Ludwig van Beethoven (1770 – 1823) Sinfonia n. 7, in La maggiore, op. 92 (1811-12).

 

Conosciuto ed apprezzato come una delle personalità musicali più polivalenti della sua generazione, Jordi Savall da oltre cinquant’anni mostra al mondo meraviglie musicali sepolte nell’oscurità dell’oblio. Dedito alla ricerca di queste musiche antiche, le interpreta con la viola da gamba o in qualità di direttore. Le sue attività come concertista, pedagogo, ricercatore e creatore di nuovi progetti musicali e culturali, ne fanno uno dei principali artefici del fenomeno di rivalorizzazione della musica storica. È fondatore, assieme a Montserrat Figueras, dei gruppi musicali Hespèrion XXI, attivo dal 1974, La Capella Reial de Catalunya, attivo dal 1987 e Le Concert des Nations nato nel 1989, con cui esplora e condivide un ricchissimo universo di emozioni e bellezza con milioni di amanti della musica in tutto il mondo. Con la fondamentale partecipazione al film di Alain Corneau Tutte le mattine del mondo, lavoro che ha vinto del Premio César per la migliore colonna sonora, l’intensa attività concertistica che comprende circa 140 concerti l’anno, la sua discografia di almeno 6 incisioni l’anno, nonché la creazione nel 1998 con Montserrat Figueras, di una sua casa discografica, Alia Vox, dimostra che la musica antica non è elitaria, ma può interessare un grande pubblico di tutte le età, nel tempo sempre più nutrito e vario. Nel corso della sua feconda carriera ha registrato e pubblicato più di 230 dischi dedicati a repertori medievali, rinascimentali, barocchi e di epoca classica, con speciale attenzione al patrimonio ispanico e mediterraneo, dischi che hanno meritato molti riconoscimenti, come il Midem Awards, l’International Classical Music Awards e un Grammy Award. I programmi dei suoi concerti sono concepiti come uno strumento di mediazione per l’intesa e la pace tra popoli e culture diverse, talvolta persino in conflitto. Non a caso nel 2008 è stato nominato Ambasciatore dell’Unione Europea per il dialogo interculturale e sempre con Figueras, è stato eletto “Artista per la Pace” nel programma ‘Ambasciatori di buona volontà’ dell’UNESCO. Per il 250° anniversario di Ludwig van Beethoven, ha diretto l’integrale delle Sinfonie con Le Concert des Nations, registrata poi in due CD dal titolo Beethoven Révolution. La sua pubblicazione è stata definita addirittura «un miracolo» (Fanfare) e la critica tedesca gli ha conferito lo Schallplattenkritik Prize come ‘miglior registrazione orchestrale’. La sua feconda carriera è stata premiata con i più alti riconoscimenti nazionali e internazionali, tra cui giova ricordare la Laurea Honoris Causa delle Università di Évora in Portogallo, di Barcellona, di Lovanio in Belgio, di Basilea e di Utrecht, il Cavalierato della Legion d’Onore della Repubblica di Francia, il Premio Internazionale ‘Musica per la Pace’ del Ministero di Cultura e Scienza della Bassa Sassonia, la Medaglia d’oro della Generalitat de Catalunya, il Premio ‘Helena Vaz da Silva’, il prestigioso Premio ‘Léonie Sonning’, considerato il Nobel della musica. È inoltre membro d’onore della Royal Philharmonic Society, dell’Accademia Reale svedese di Musica e dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia.

 

L’orchestra Le Concert des Nations è stata creata da Jordi Savall e Montserrat Figueras nel 1989 in occasione del progetto Canticum Beatæ Virginis di M. A. Charpentier, ma per disporre di una formazione con strumenti d’epoca che fosse capace d’interpretare agilmente un repertorio in grado di spaziare dal Barocco al Romanticismo (1600-1850). Il suo nome deriva dall’opera di François Couperin Les Nations, che rappresenta l’unione dei gusti musicali e la premonizione che l’arte in Europa avrebbe portato per sempre il suo proprio sigillo, quello dell’Illuminismo. Diretta da Jordi Savall, è stata la prima orchestra a essere formata da una maggioranza di musicisti provenienti da paesi latini come Spagna, America Latina, Francia, Italia, Portogallo, per citarne alcuni, tutti specialisti riconosciuti a livello internazionale nell’interpretazione di musica antica con strumenti originali d’epoca e criteri storici. Fin dall’inizio, ha manifestato la volontà di far conoscere un repertorio di grande qualità grazie ad interpretazioni che rispettano rigorosamente lo spirito originario di ogni opera, anche se con una chiara intenzione di rinnovarne la vitalità. Ne sono buoni esempi le incisioni di opere di Charpentier, J. S. Bach, Haydn, Mozart, Händel, Marais, Arriaga, Beethoven, Purcell, Biber, Dumanoir, Lully, Boccherini, Rameau e Vivaldi. Nel 1992 Le Concert des Nations ha debuttato in ambito lirico con l’opera Una cosa rara di Martín i Soler, in scena al Théâtre des Champs-Élysées, al Gran Teatre del Liceu di Barcellona e all’Auditorio Nacional di Madrid. Ha poi proseguito in quest’ambito con l’Orfeo di Monteverdi al Liceu, al Teatro Real di Madrid, al Wiener Konzerthaus, all’Arsenale di Metz, al Teatro Regio di Torino e, ancora, nel 2002 nel ricostruito Liceu di Barcellona, occasione in cui è stato realizzato un DVD (BBC-Opus Arte). Quest’opera è andata in scena anche al Palais des Arts di Bruxelles, al Grand-Théâtre di Bordeaux e al Piccolo Teatro di Milano nell’ambito del Festival Mito. Nel 1995 è andata in scena a Montpellier un’altra opera di Martín i Soler, Il burbero di buon cuore, mentre nel 2000 Celos aun del Ayre matan di Juan Hidalgo e Calderón de la Barca, eseguita in versione da concerto a Barcellona e a Vienna. Le ultime produzioni sono state il Farnace di Vivaldi, presentato al Teatro della Zarzuela di Madrid e il Teuzzone di Vivaldi, interpretato in versione semi-concertante all’Opéra Reale di Versailles. Negli ultimi anni Le Concert des Nations ha affrontato alcuni capolavori sinfonici, come La Creazione di Joseph Haydn, L’Oratorio di Natale di J. S. Bach e Il Messia di G. F. Händel, immergendosi poi nel Classicismo e nel Romanticismo. Nel 2020 ha interpretato in concerto l’integrale delle Sinfonie di Beethoven in occasione del 250° anniversario del compositore, registrandolo in un doppio CD dal titolo Beethoven Révolution, un lavoro che ha riscosso l’approvazione unanime della critica. La sua ricca discografia ha ricevuto diversi riconoscimenti e premi, tra i quali spicca il Midem Classical Award e lo Schallplattenkritik Prize. L’entusiastica risposta di pubblico delle opere, delle incisioni e delle esecuzioni nelle principali città e nei più importanti festival musicali del mondo, l’hanno confermata come una delle migliori orchestre con strumenti d’epoca

 

I biglietti per tutti gli spettacoli della Stagione 2023 della Fondazione Teatro Petruzzelli sono in vendita al botteghino del Petruzzelli (aperto dal martedì al sabato dalle 11.00 alle 19.00 e la domenica dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 16.30 alle 19.00) e su e su www.vivaticket.it.

Informazioni: 080.975.28.10.

redazione

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