Orgoglio pugliese a New York: i danzatori Emanuele Fiore e Sara Giannini sono gli unici baresi a far parte dell’Ailey School ( intervista)

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Orgoglio pugliese a New York: i danzatori Emanuele Fiore e Sara Giannini sono gli unici baresi a far parte dell’Ailey School.

 

A soli 24 anni lui e 25 lei rappresentano l’orgoglio pugliese a New York. La capitale della danza moderna e contemporanea da qualche anno ha accolto i danzatori baresi Emanuele Fiore e Sara Giannini formatisi all’Accademia dello Spettacolo Unika di Bari che da oltre vent’anni si occupa della formazione artistica dei suoi allievi nelle discipline della danza, della musica e del teatro.

Entrambi diplomati all’Ailey School, di cui oggi fanno anche parte del corpo docenti, Sara Giannini è stata selezionata per lo showcase all’ Ailey Citigroup Theater con IKada Dance Company il prossimo giugno mentre Emanuele Fiore, che è anche un emergente coreografo, nei prossimi mesi sarà il ballerino principale per il musical Off Broadway ‘Sempreverde: Evergreen’, col quale andrà in tour tra New York, New Jersey e Long Island.
Impegno, studio, dedizione, tecnica e soprattutto determinazione hanno fatto sì che il loro sogno diventasse realtà.
Abbiamo rivolto loro qualche domanda per conoscerli meglio.
Emanuele Fiore essere arrivato a New York è l’arrivo o l’inizio di un prestigioso percorso artistico?
Arrivare a New York è solo l’inizio di un prestigioso percorso artistico, perché impari a conoscere stili di danza diversi, che spesso in Italia non possiamo conoscere e apprezzare, e inizi a cercare una tua identità artistica, che non è necessariamente legata a uno stile o a una compagnia, ma si può trovare anche tramite la creazione coreografica e l’insegnamento.
Quali sono state le difficoltà prima di arrivare nella Grande Mela?
Sono stato accettato alla Ailey School ad agosto 2018 ed era troppo tardi per poter iscriversi per l’anno accademico. Quindi ho iniziato un anno dopo e nel frattempo ho frequentato il corso di Laurea in Fisioterapia a Bari. Poco prima di partire, mi sono infortunato al ginocchio e, nonostante ciò, ho continuato a ballare per mesi fino a quando ho fatto l’intervento chirurgico.
Sara Giannini come ti ha accolto la Grande Mela, meta di tanti danzatori internazionali?
Penso che New York sia una città molto competitiva per la danza ma è colma di opportunità lavorative e c’è spazio per tutti i danzatori. Sono onorata e grata per aver subito dopo il diploma trovato lavoro e aver già ballato in numerosi teatri importanti con compagnie internazionali e professionisti di alto livello. Penso che il duro lavoro e i sacrifici compiuti per tanti anni stiano finalmente dando i loro frutti.
Cosa occorre per arrivare a raggiungere il tuo traguardo?
Determinazione, costanza, tanto duro lavoro e molti sacrifici, tutte qualità che grazie al sostegno della mia famiglia e dei miei insegnanti Sabrina Speranza e Domenico Iannone, mi hanno sempre aiutato ad andare avanti e mi hanno portata fin qui a realizzare questo grande sogno.
Infine rivolgo una domanda ad entrambi. Cosa suggerireste a chi vuole intraprendere il vostro stesso percorso professionale?
Chiunque voglia fare della danza il proprio mestiere, deve avere tanta passione e forza di volontà. Essere un ballerino comporta tantissimi sacrifici a livello personale, economico e relazionale. Ma se fatto bene e intelligentemente, è uno dei mestieri più affascinanti ed emozionanti, che porta verso infiniti orizzonti.
Inoltre mai arrendersi anche quando si pensa di non potercela fare. Ė importante lottare ardentemente per raggiungere i propri sogni e dare sempre il meglio di se stessi con umiltà e con la voglia di imparare da tutti coloro che ci circondano.

Intervista a cura di Stefania Di Mitro

 

 

 

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