Mobilità scuola secondaria di primo grado: tutto da rifare?

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Ancora una volta il Miur pubblica gli esiti dei trasferimenti in ritardo, ancora una volta i docenti sono costretti ad attendere una mail, ancora una volta vengono riscontrati errori, ancora una volta non c’è traccia di trasparenza nei criteri con cui è stato impostato l’ormai famigerato algoritmo usato dal sistema informatico che elabora i trasferimenti, ancora una volta non è disponibile un elenco unico dei movimenti.

Mentre i docenti della scuola primaria protestano davanti agli uffici scolastici territoriali a Napoli e a Palermo, controllati a vista dalle forze dell’ordine, il MIUR pubblica in sordina gli esiti della mobilità interprovinciale per la scuola secondaria di primo grado. Come era già successo per le fasi precedenti, sono stati riscontrati diversi errori che dimostrano, a detta di alcuni sindacati, che l’algoritmo sia stato impostato in modo da non rispettare quanto previsto nel contratto integrativo sulla mobilità. In particolare, non sono stati rispettati i punteggi né l’ordine delle preferenze espresse, così che molti docenti si sono visti scavalcare da colleghi con punteggi inferiori o non sono stati accontentati nell’ordine delle preferenze anche in quegli ambiti in cui risultano ancora posti disponibili.

Visto che si tratta di errori ripetuti, e non marginali dovuti alla complessità delle operazioni come continua ad affermare il Miur, i docenti coinvolti e i sindacati che ne tutelano i diritti chiedono a gran voce che una volta per tutte siano resi pubblici i criteri con cui il sistema è stato programmato per verificarne le criticità in modo che queste non si ripetano il 13 agosto, quando sono attesi gli esiti della mobilità della scuola secondaria di secondo grado. Alcuni gruppi chiedono anche il rifacimento delle operazioni e il rinvio di un anno delle procedure della chiamata diretta cui saranno sottoposti i docenti trasferiti negli ambiti territoriali.

di Maria Cristina Consiglio

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