Medimex 2018: al Museo Archeologico Nazionale di Taranto – MArTA la mostra “Kurt Cobain & Il Grunge

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I Nirvana come non sono mai stati visti. Ci saranno anche sei scatti inediti nella mostra «Kurt Cobain & Il Grunge: Storia di una Rivoluzione. Fotografie di Michael Lavine e Charles Peterson», in programma da venerdì 8 giugno al 1° luglio al Museo Archeologico Nazionale di Taranto (MarTa), in occasione del Medimex 2018, che quest’anno ha tra gli headliner uno dei gruppi simbolo del post-grunge, i Placebo, attesi venerdì 8 giugno sul palco della Rotonda del Lungomare, dove giovedì 7 arriveranno i padri della musica elettronica Kraftwerk con l’esclusiva italiana del loro spettacolo 3D. Saranno gli eventi dell’International Festival & Music Conference promosso da Puglia Sounds, il programma della Regione Puglia per lo sviluppo del sistema musicale pugliese, che quest’anno propone a Taranto live, attività professionali, incontri d’autore, workshop, esposizioni e, per l’appunto, la mostra «Kurt Cobain & Il Grunge».

 

 

Dunque, il più importante museo al mondo sulla civiltà magno-greca apre le porte alle testimonianze di un recente passato musicale e costruisce un ponte ideale tra la capitale del Grunge, Seattle, e la città dei due mari, dove nel 1989 transitarono quasi in sordina – per un concerto oggi considerato un evento postumo – i Soundgarden, una delle band rappresentative di quella scena musicale, che la mostra racconta intorno alle immagini dei Nirvana.

La mostra, a cura di ONO arte contemporanea, comprende settantotto foto esposte in due sezioni: da un lato trentotto immagini colte da Charles Peterson, che si concentrano sulla storia della nascita dei Nirvana, i concerti live e la scena Grunge, dall’altro quaranta scatti di Michael Lavine estratti da servizi posati e immagini per le riviste. Le foto inedite sono equamente suddivise, tre per ognuno dei due autori.

Tuttavia, la mostra ripercorre non solo la storia dei Nirvana, dai suoi albori fino alla al successo globale, dai primi concerti indie fino alla consacrazione con l’aiuto di MTV, che trasmette on-repeat i primi video del gruppo, portandoli in ogni angolo del mondo. «Kurt Cobain & Il Grunge» ripercorre anche le tappe della scena musicale di Seattle, dove negli anni Ottanta l’ormai famosa etichetta indipendente Sub Pop stava dando visibilità non solo ai Nirvana ma anche ai Mudhoney e, per l’appunto, ai Soundgarden.

Attraverso la storia di una band di successo, la mostra si allarga, infatti, ad un’analisi socio-politica dell’America della fine degli anni ‘80, dalla crisi dell’edonismo reaganiano e del sogno americano della periferia, fino alla fine della Guerra Fredda e il sorgere di nuovi attori economici tipici della New Economy come Microsoft e Starbucks, nati proprio in quella  stessa Seattle dalla quale provenivano i Nirvana.

Ed è in questo contesto che viene inserita, con gli scatti di Lavine e Peterson, la vicenda umana di Cobain, nato e cresciuto in una famiglia spaccata e senza più punti di riferimento e diventato cantore di una generazione di sconfitti.

Michael Lavine, celebre fotografo pubblicitario che negli ultimi venticinque anni ha realizzato alcune delle fotografie più iconiche del mondo dello spettacolo assieme ad alcune delle più famose copertine di dischi, e che ha realizzato alcuni dei ritratti più famosi di Kurt Cobain, immortala i Nirvana in studio in quattro diversi momenti, dai mesi della loro prima formazione, quando al posto di Dave Grohl alla batteria c’era ancora Chad Channing, fino agli anni del successo mondiale, quando accanto al leader della band c’era la moglie Courtney Love: scatti che sono diventai simbolo di un’era.

Nato il 1963 a San Francisco, Lavine è uno dei fotografi più ricercati nel mondo dello spettacolo e dell’intrattenimento. Dopo essersi diplomato, si trasferisce nel nord-ovest del Pacifico per frequentare l’Evergreen State College di Olympia, nello Stato di Washington, dove si laurea nel 1985 prima di trasferirsi a New York, per frequentare la Parsons School of Design, dove riceve un B.F.A. E proprio mentre si trova nello stato di Washington che Lavine diventa uno dei fotografi della nascente scena musicale Grunge.

Il suo stile pop e patinato fa sì che presto gli vengano commissionati servizi per le copertine di album. Lavine stringe subito amicizia con molti dei membri delle band della scena Grunge, innanzitutto con Kurt Cobain e i Nirvana, cosa che gli garantisce un accesso privilegiato per creare una registrazione visiva del gruppo, che accompagna in studio in tutti i diversi momenti della propria parabola, fino a pochi giorni di distanza dalla scomparsa dello stesso Cobain.

La carriera di Lavine prosegue con grande successo nell’ambiente musicale dello Hip Pop. Una delle sue foto più famose è la copertina dell’album «Life After Death» di The Notorious B.I.G., pubblicata quindici giorni dopo l’omicidio del rapper e scattata davanti ad un carro funebre, macabro presagio dei futuri avvenimenti.

Dal 1988 Lavine fotografa artisti nel mondo della musica e dell’intrattenimento, produzioni cinematografiche e televisive, ma anche politici e sportivi oltre, che la vita quotidiana negli Stati Uniti. Il suo stile caratterizzato dall’uso di audaci colori saturi, da quello dinamico ed estremo dell’illuminazione e la sua consapevolezza della composizione grafica lo hanno reso un fotografo tra i più ricercati, con una carriera costellata di premi.

Se da un lato le immagini di Lavine fissano nell’immaginario collettivo i momenti più importanti delle band, quelle di Peterson ne documentano passo dopo passo la carriera, dalla formazione ai primi concerti in locali malfamati e campus universitari, ai palchi internazionali, fino ad arrivare agli ultimi mesi di vita di Kurt Cobain, ritratto in immagini intime che pienamente mostrano come il peso del successo avesse provato il giovane artista.

E di fatto, l’apporto di Charles Peterson risulta fondamentale non solo per la storia dei Nirvana ma anche per la nascita del Grunge. Tra i protagonisti che hanno contribuito a creare la scena musicale underground di Seattle, il cinquantaquattrenne fotografo di Longview (Stato di Washington), stringe un sodalizio con Bruce Pavitt e Jack Poneman, fondatori della Sub Pop Records, che a Peterson chiedono di diventare fotografo ufficiale dell’etichetta. Tuttavia, Peterson non si limita a testimoniare con foto live o in studio la nascente scena. E utilizzando uno stile personale crea un proprio marchio di fabbrica diventato inconfondibile: usa flash molto potenti per poter squarciare il buio dei club e al tempo stesso è in grado di isolare i soggetti in modo classico e iconico. Oltre alle band Peterson si accorge però subito che il pubblico del Grunge è altrettanto interessante. Volge quindi l’obiettivo dalla parte opposta del palco e ritrae un’intera generazione di fan che rimangono nell’immaginario collettivo, parte integrante di quella che è l’ultima rivoluzione avvenuta nella cultura popolare. Peterson riesce a rendere come nessun altro fotografo l’atmosfera di quei giorni straordinari. E non caso, le sue foto sono esposte in molti musei americani, incluso il Seattle Music Exeprience, così come in selezionate gallerie europee. Molti anche i film e i documentari sul Grunge e su Kurt Cobain che hanno utilizzato immagini di Peterson. Tra questi, «The Last 48 hours of Kurt Cobain» (2007), «Seven ages of rock» (2007), «Montage of Heck» (2015) e «Too young to die: Kurt Cobain» (2012).

Medimex è un progetto Puglia Sounds, il programma della Regione Puglia per lo sviluppo del sistema musicale regionale attuato con il Teatro Pubblico Pugliese nell’ambito del Fondo di Sviluppo e di Coesione 2014-2020 – Patto per la Puglia Area di Intervento IV “Turismo, cultura e valorizzazione delle risorse naturali. www.pugliasounds.it

 

ufficio stampa Teatro Pubblico Pugliese

redazione

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