Mascherina a scuola? Fioramonti, ‘ in 24 ore, dalla scuola è il luogo più sicuro a mascherina obbligatoria tutto il tempo’

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Non cessano le polemiche dopo il nuovo Dpcm firmato dal presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. Tra chi polemizza anche l’ex ministro della Pubblica Istruzione, Lorenzo Fioramonti. In particolare, Fioramonti mette in evidenza ciò che poteva essere fatto per un inizio sereno e sicuro dell’anno scolastico. Questo il contenuto del post sulla propria pagina Facebook.

“Personalmente ritengo un grande errore chiudere le scuole, per tutte le ragioni simboliche, educative e psicologiche che conosciamo bene. Sono convinto, come sapete, che per mantenerle in massima sicurezza andassero fatti investimenti diversi, partendo dagli organici di ruolo (più personale) e dagli spazi (per esempio, riaprendo le scuole chiuse questi ultimi anni), garantendo quindi classi più piccole e maggiore distanziamento. Comunque, ora ci troviamo a questo punto e bisogna correre ai ripari. Mi dispiace non solo che tante ragazze e ragazzi delle scuole superiori (e medie, nelle zone rosse) debbano ricorrere alla didattica a distanza, ma anche che gli studenti in presenza (comprese le elementari) dovranno indossare la mascherina tutto il tempo, anche al banco. Se consideriamo gli spostamenti sui mezzi pubblici, questo significa fino a sette/otto ore consecutive con la mascherina. Sarebbe molto utile rendere pubblici i dati sui contagi, come abbiamo chiesto in tanti parlamentari. Anche perché molti si chiedono come mai siamo passati, in 24 ore, da la “scuola è il luogo più sicuro” a “mascherina obbligatoria tutto il tempo”. Ma nell’attesa che si possa accedere a tali informazioni, ecco una piccola proposta. Visto che le scuole superiori sono tutte a distanza, gli istituti comprensivi (quelli, quindi, che hanno più gradi di istruzione nello stesso plesso) potrebbero utilizzare spazi e personale delle sezioni superiori per ridurre l’affollamento nelle classi primarie e medie. Non è automatico e richiede una piccola riorganizzazione, ma sicuramente può aiutare in questa fase di grande emergenza. È probabile che con più spazio a disposizione si riesca a ridurre ulteriormente il rischio di contagio e, ove possibile, si possa evitare agli studenti più piccoli di dover indossare la mascherina anche quando sono seduti al banco ” (Lorenzo Fioramonti).

Antonio Carbonara

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