Lotta al dissesto idrogeologico, a Biccari demolito un fabbricato che ingombrava l’alveo del torrente Organo

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Lotta al dissesto idrogeologico, a Biccari demolito un fabbricato

che ingombrava l’alveo del torrente Organo

 

 

Intervento del Commissario di Governo: la costruzione, in parte abusiva, impediva
il naturale deflusso delle acque ponendo a rischio esondazioni il centro abitato. Ripristinato ora il percorso idrico e la rinaturalizzazione dell’alveo

 

BICCARI (FG), 13 giugno 2022 – Le acque del torrente Organo, nel Subappenino dauno, tornano a scorrere nel loro percorso naturale, senza più rischi di allagamenti o esondazioni causati da un fabbricato che occupava parzialmente l’alveo del torrente. L’edificio è stato abbattuto nei giorni scorsi grazie all’intervento dell’Ufficio del Commissario di Governo contro il dissesto idrogeologico della Regione Puglia.

La demolizione ha scongiurato situazioni di rischio idraulico e potenziali esondazioni nel centro abitato.

L’Ufficio del Commissario aveva avuto incarico di effettuare un intervento di mitigazione per eliminare il rischio idraulico. Contrariamente alle ipotesi progettuali iniziali, che prevedevano di realizzare un canale deviatore con un rilevante costo di intervento, la progettazione approvata dal Commissario ha previsto il ripristino della continuità dell’alveo con la rinaturalizzazione del torrente Organo e del naturale percorso delle acque. Una modalità di intervento in linea con le più moderne esigenze di ecosostenibilità e rispetto degli equilibri ambientali.

“L’intervento di rinaturalizzazione – sottolinea Il Commissario di Governo, Elio Sannicandro – è stato importante rispetto agli aspetti sia di ecosostenibilità ambientale sia economici e sociali, ristabilendo la priorità del bene comune rispetto a quello individuale. L’intervento è un esempio di come gli interventi antropici, alterando gli equilibri naturali, determinano effetti negativi e la gran parte dei casi di dissesto idrogeologico”.  Per il sindaco di Biccari, Gianfilippo Mignogna “la soluzione individuata dal Commissario, che ringrazio unitamente al responsabile tecnico del Comune, è stata utile sia per la collettività, per la messa in sicurezza del torrente, obiettivo che in parallelo perseguiamo anche per il torrente Calcare, sia per il ripristino della naturalità dell’area, anche nell’ottica del decoro urbano”. L’area del fabbricato sarà infatti restituita alla pubblica utilità mediante piantumazioni e sistemazioni a verde che ne consentiranno anche la fruibilità ai cittadini con un evidente valorizzazione paesaggistica.

Redazione

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