Le Foibe, offese e insulti ad un consigliere comunale di Capurso

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“Se andate avanti a lordare la storia decontestualizando le foibe… rifarrete lo stesso identico tragico percorso…, chiaro fascita del cazzo? perchè sei un calco di Predappio e un bipolare tedesco non facevano le porcate immani…tutto questo non aveva inizio”.

in foto il consigliere comunale Vito Giardino

Offese e insulti su twitter al consigliere dl Comune di Capurso, Vito Giardino. Il post è stato pubblicato su facebook dallo stesso esponente di Forza Italia, oggi tra le file della maggioranza guidata dal sindaco Francesco Crudele. La persona che ha insultato Giardino pare abbia usato un falso profilo e rintracciarlo non è del tutto facile. La questione Foibe fa ancora discutere l’opinione pubblica, tra chi nega e chi addirittura giustifica.

“Una vergogna senza fine- commenta Vito Giardino, l’ennesimo negazionista stamane ha voluto augurarmi di essere infoibato. Non so cosa provare. Forse ribrezzo o forse  pena. Sta di fatto che noi continueremo a ricordare perché la verità non può e non deve essere infoibata. Non sono fascista. Sono italiano“.

Forti le parole del presidente della Reppubblica Italiana nel Giorno del Ricordo (10 febbraio): “Non si trattò come qualche storico negazionista o riduzionista ha provato a insinuare, di una ritorsione contro i torti del fascismo. Perché tra le vittime italiane di un odio, comunque intollerabile, che era insieme ideologico, etnico e sociale, vi furono molte persone che nulla avevano a che fare con i fascisti e le loro persecuzioni. Tanti innocenti colpevoli solo di essere italiani”. Sergio Mattarella ha detto che celebrare la giornata del ricordo “significa rivivere una grande tragedia italiana vissuta allo snodo del passaggio tra la II guerra mondiale e l’inizio della guerra fredda. Un capitolo buio della storia nazionale e internazionale, che causò lutti, sofferenza e spargimento di sangue innocente“.

Il 10 febbraio l’Italia celebra il Giorno del Ricordo, vengono commemorate le vittime delle foibe e la tragedia dell’esodo degli istriani, giuliani e dalmati. La giornata è stata istituita con una legge del marzo 2004; data che fa riferimento al Trattato di pace del 1947, che chiuse la vicenda dei confini orientali e col quale l’Istria passò alla Jugoslavia. Una legge che ha riconosciuto il diritto alla memoria di una intera popolazione italiana che più di altre subì le conseguenze della sconfitta nella Seconda Guerra mondiale.

 

Antonio Carbonara

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