Jeff Ballard con Fairgrounds al teatro Forma di Bari

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Sabato 26 gennaio, alle 21,30, prosegue la stagione musicale 2018-2019 del Teatro Forma di Bari (via Fanelli 206/1), con il batterista statunitense Jeff Ballard, tra i più apprezzati della scena jazz internazionale. Il musicista presenterà il suo nuovo disco in uscita il 25 gennaio, dal titolo Fairgrounds, lo stesso con il quale identifica un progetto e una band ben precisa, con interpreti di primissimo livello che accompagnano Ballard sul palco: Kevin Hays (piano e tastiere), Lionel Loueke (chitarra) e Chris Cheek (sassofono). Per il concerto è in atto una promozione vantaggiosa: i biglietti acquistati direttamente al botteghino del Forma avranno un costo di 15 euro. In vendita anche on line su vivaticket.it.

Fairgrounds propone una musica da 21° secolo: aperta, fluida e sempre in evoluzione, con un suono plasmato dal jazz, che prende vita veramente lì dove i mondi collidono: acustico ed elettronico, swing e ambient, analogico e digitale, accessibile e sperimentale. Musicalmente variegato, qualche volta persino audace e inaspettato, il disco non presenta un repertorio fisso o prestabilito. La musica si sviluppa piuttosto dalle ispirazioni musicali derivanti da Ballard e dai suoi compagni, acquisendo forme differenti, a seconda di come le idee evolvono e si espandono. E il gruppo si presenta con un timbro inusuale, disegnato dai punti di forza individuali e combinati.
A parte l’essere guidati da un grande batterista, quale è Ballard (che in carriera vanta collaborazioni con molti colossi, come Ray Charles, Chick Corea, Brad Mehldau, Avishai Cohen, Mike Stern, Pat Metheny), questa band lega la world music al pop, l’avanguardia tecnologica a una profonda tradizione, attraversando forme e fluidità musicali.
« Vedo Fairgrounds come qualcosa di estremamente aperto e pieno di possibilità – spiega Ballard -, q uello che voglio è che questa musica, a prescindere dalle variazioni e dalla sperimentazione, mantenga il contatto con la struttura e il lirismo, anche se a briglie sciolte. La musica non ha il compito di divagare, ma dovrebbe essere audace. Voglio che si faccia qualcosa di organico e reale, una musica che si possa sentire, quasi toccare» .
Quanto al nome della band, il batterista di Santa Cruz ha più di una suggestione in mente. « Avete presente quando si va a un Luna Park per divertirsi, o per un festival, e ci sono numerose giostre e giochi, con tutta questa roba forte e divertente che accade? Quello, per me, è paragonabile al suono dei Fairgrounds. Ci sono talmente tante personalità, nel gruppo, che consentono alla musica di muoversi in direzioni differenti, spesso cambiando traiettoria in un attimo. Questa cosa la sento come un brivido di eccitazione. Con i Fairgrounds ci sono così tante possibilità, e sono entusiasta di esplorarle» .
redazione

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