Io Sud con Italexit di Gianluigi Paragone: intervista a Nino Monterisi, coordinatore regionale Puglia

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Mancano 25 giorni alla data delle elezioni politiche in Italia.   Una campagna elettorale che già è incominciata, soprattutto sul web con modalità che non sono di certo quelle del passato. I candidati sono scelti dai partiti senza possibilità per l’elettore di scegliere il proprio candidato.  L’attuale sistema elettorale è da più parti contestato. Abbiamo intervistato in questi giorni Nino Monterisi, Coordinatore Regionale movimento politico Culturale “IO SUD” Puglia. Il movimento ha trovato una intesa con Italexit di Gianluigi Paragone. Maggiori chiarimenti arrivano da questa intervista in esclusiva.

Quale è la posizione di IO SUD in questo contesto elettorale?

Di sgomento !
a rigore di logica nessuno degli uscenti dovrebbe essere rieletto e tutti avrebbero dovuto avere la decenza di non ripresentarsi. Rivotare per questa gente significa azzerare il valore del voto. Invece stranamente sono tutti lì a piatire per uno scranno a qualunque costo.

lei è molto duro e tranchant!

Le elezioni del 25 settembre sicuramente porteranno delle sorprese e tutti i partiti stanno cercando di recuperare un terreno ormai perso perchè non sono stati in grado di dare risposte reali alla situazioni in cui versa il paese; di fronte a un tale scenario anche le proposte di centro di sinistra e di destra sembrano prive di credibilità per ciò che gli italiani chiedono rispetto alla loro vita, al loro lavoro e alle loro famiglie. Vi è una destra che stranamente non si riesce a distinguere dalla sinistra e non solo in fatto di meridionalismo ;serve gente nuova, ma ancora di più idee nuove!

al sud si presentano i big nazionali quasi tutti nordici è anche questa una componente della “dimenticanza” del sud?

– Certo, se non si dà nessuno spazio la classe politica meridionale non sarà mai sufficientemente pratica dei Palazzi perché ormai da decenni , salvo casi rari , è tenuta fuori dalle stanze che contano. La questione meridionale infatti non è certo un problema attuale ma va aggravandosi, aumentando il divario economico e sociale tra Nord e Sud e nonostante ciò ,ora si aggiunge la pretesa di chiederci direttamente la promozione senza temere alcun giudizio di merito .Questa perversa legge elettorale obbliga ad eleggere i capo partito con qualche portaborse al seguito sottraendoci il diritto di scegliere una rappresentanza parlamentare realmente interessata e capace di garantire i diritti territoriali. Tutto ciò non potrà che determinare l’aumento dell’astensionismo.

Ad oggi però i sondaggi non prevedono tendenza allo aumento dell’astensione evidentemente gli Italiani non avvertono queste sue preoccupazioni.

– Lo scollamento delle Istituzioni e della politica dalla realtà di ogni giorno non è mai stata così grande: ormai siamo alla contrapposizione non più solo distanza. Queste sono elezioni dalle quali non si torna indietro. Se mai dovessero vincere i soliti con gli stessi nomi o con quelli di altri loro sosia è la fine, significherà premiare la peggiore legislatura di sempre . Mai avremmo pensato di imbarcarci in una pandemia gestita così male sotto ogni aspetto dal diritto alla salute e mai avremmo immaginato di essere trascinati in guerra, e mai avremmo avallato la persecuzione economica che abbiamo subito durante il lockdown e adesso con cartelle pazze ,per non parlare dei costi energetici folli ed insostenibili per le famiglie e le imprese, l’aumento dei tassi bancari, default di banche, cantieri edili fermi dopo averli drogati, debito pubblico alle stelle,….un disastro indicibile. Servono venti anni per uscirne governati da un governo di gente seria e competente, oppure una dittatura strettissima che la attuale tecnologia consente ,che è la cosa cui pericolosamente stanno puntando i potenti di tutto il mondo. Ecco perché si deve andare a votare con queste chiarezze assolute.

In conclusione ci sta comunicando che Io Sud non sosterrà alcun partito ?

Non è così, come movimento politico meridionale abbiamo avuto diverse interlocuzioni con aggregazione di partiti di centro destra , ma al di là di proposte con ipotesi di nostre candidature nelle liste uninominali non abbiamo riscontrato adeguata condivisione sia nei temi che noi riteniamo prioritari, che dei possibili interventi correttivi delle tante emergenze se non esclusivamente e con grande serietà e responsabilità solo con Italexit di Gianluigi Paragone.

quindi vi sono candidati di Io sud nelle liste di Italexit?

Saremmo contraddittori con ciò che ho detto sin’ora, no! non vi sono nostri candidati , ci basta aver registrato l’interesse reale di Paragone e quindi l’impegno a portare in parlamento le nostre istanze , le nostre proposte dettagliatamente sottoscritte in un programma principalmente attenzionato sulla economia che riteniamo la priorità assoluta per mettere in sicurezza i conti pubblici. Dobbiamo finirla di tacciare di populismo chi cerca di fare un analisi attenta e critica del ruolo dell’Europa e se pure la lotta alla pandemia e gli interventi ad essa collegati stanno ridando fiducia all’Europa la crisi del gas, la guerra in Ucraina il riequilibrio delle potenze asiatiche e il ruolo determinante da esse esercitato a livello economico globale hanno messo in luce la fragilità dell’Europa legata a troppi vincoli e incapace di intervenire in maniera determinante per risolvere a livello europeo una crisi che rischia di far precipitare tutti.
Gli interventi per il mezzogiorno sono stati e continuano ad essere specchietto per le allodole e anche il PNRR manca di una reale visione strategica di intervento per le aree del Sud ma ciò vale anche per tutto il Paese; gli interventi finanziati e finanziabili servono solo a rendicontare la spesa per ottenere le altre tranches del finanziamento ma se poi i progetti da realizzare avranno un reale impatto sui territori questo non è dato saperlo a maggior ragione se teniamo conto dello tzunami che il prezzo del gas sta creando per famiglie e imprese.

Nelle linee essenziali le visione collimano, Sud chiama Nord o viceversa?

Naturalmente perché ciò sia possibile ci impegneremo affinché si riesca a superare lo sbarramento del 3% ma siamo fiduciosi perché Gianluigi Paragone ha tutte le qualità per riuscire a puntare su programmi e politiche fortemente nuove indirizzate alla crescita partendo ovviamente dalle PMI che sono le UNICHE che creano ricchezza!

Antonio Carbonara

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