Incendiato il portone di casa dell’eurodeputato FdI Ventola: ‘ non respiravamo, una bruttissima esperienza’

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E’ stata una esperienza bruttissima.

E continua ancora a esserlo perché, svegliarsi nel cuore della notte e non riuscire a respirare perché casa tua è piena di fumo, è qualcosa che non auguro mai a nessuno, nemmeno al peggior nemico”.

È un passaggio del video postato sui social da Francesco Ventola, l’eurodeputato di Fratelli di Italia a cui la scorsa notte è stato incendiato il portone della sua abitazione a Canosa di Puglia, nel nord Barese. Ventola ipotizza che “probabilmente quanto successo” sia “legato alla politica”.
Nel filmato, Ventola abbraccia sua moglie Sabrina, scossa per quanto vissuto. “Ho voluto fare questo video insieme” a lei “perché voglio dimostrare che stiamo bene a tutti coloro che ci hanno chiamato e a cui non riusciamo a rispondere: siamo qui e stiamo bene”, prosegue Ventola che si è rivolto “alle istituzioni” perché “ho grande fiducia nella magistratura inquirente, nella questura, che sono stati a disposizione insieme agli altri e quindi sono certo che chi ha commesso questo atto vile sarà consegnando alle patrie galere”.
“Noi non ci fermeremo, siamo impegnati in politica, mia moglie è impegnata nelle sue attività sociali con tantissimi bambini che vuole ringraziare per i tanti messaggi – aggiunge – noi andiamo avanti. Non ho motivo di dubitare che la verità possa venire a galla”. “Abbiamo non la coscienza pulita, di più, ma il rammarico è che sono ore che continuo a chiedermi perché”.
Ventola ipotizza che “probabilmente quanto successo è legato alla politica”.
“Nei tantissimi anni di esperienza ho fatto tantissime cose forse qualcuna sbagliata, ma una cosa è certa: non ho mai fatto del male a nessuno e mai ne farò”, prosegue Ventola. “Il nostro impegno continua con la casa un po’ piena di fumo, qualche danno, ma stiamo bene noi e i nostri ragazzi”, conclude ( Ansa).

Redazione

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