Modellato sul taglio biografico di una narratrice in prima persona, il romanzo racconta le complesse vicende di una donna alla ricerca di un equilibrio nella propria vita. Giorgia, insegnante di Storia dell’arte in un liceo di Bari, ha sempre vissuto per gli altri: per il lavoro, per la figlia Eleonora e per la madre anziana. Reduce da un matrimonio infelice, ormai vedova da anni, ha “messo in pausa” sé stessa, rimandando sogni e desideri. Ma ora che Eleonora è cresciuta, qualcosa cambia. Per la prima volta Giorgia sente il bisogno di rimettersi al centro della propria vita. La scrittura per lei arriva all’improvviso, come un’urgenza. Inizia a buttare giù poesie, a raccogliere pensieri, a dare voce ad emozioni che aveva sepolto. Quel gesto semplice si trasforma presto in una rivoluzione: scrivere diventa il primo passo verso una nuova consapevolezza. Ma la rinascita non è mai lineare. Giorgia dovrà affrontare ostacoli, dubbi, cadute e incontri destinati a lasciarle un segno profondo. Il suo sarà un viaggio complesso, interiore e trasformativo, un percorso fatto di errori e successi, ma anche di verità improvvise e incontri illuminanti. Tutti elementi che, nel bene e nel male, plasmeranno la sua crescita e la guideranno verso una nuova consapevolezza di sé e del mondo.
“Questo nuovo libro segna il mio ritorno alla narrativa, dopo un’intensa parentesi dedicata alla poesia – ha spiegato Adriana Ostuni. A distanza di alcuni anni ho sentito il bisogno profondo di riavvicinarmi alla prosa, e da questo impulso è nato il mio terzo romanzo: il frutto di un lavoro paziente, meditato e coltivato nel tempo, che per me rappresenta un traguardo significativo”.
Nata a Bari, interprete-traduttrice, laureata in Scienze Politiche, Adriana Ostuni è attivamente impegnata nel sociale. La sua esperienza in campo artistico spazia dalla prosa alla poesia, al linguaggio iconico. I suoi romanzi, “Apollo nel Caos” e “Le verità apparenti”, affrontano tematiche di natura sociale, psicologica, filosofica, andando a esplorare il mondo delle relazioni umane. Le sue raccolte poetiche, “Passaggi”, “Clessidra”, “In sintesi” ed “Essenze”, rispecchiano l’amore per la natura e per i suoi elementi e veicolano, ciascuna con un diverso registro, riflessioni sul senso della vita. Alcune sue liriche, vincitrici di premi letterari, sono contenute in diverse antologie poetiche. “Prima dell’Alba” è la sua ultima opera di narrativa, un romanzo di formazione che affronta il tema delle relazioni disfunzionali.
“Per me “Prima dell’Alba” rappresenta la chiusura di un cerchio, l’ultimo passo di una trilogia che ha preso forma con il mio romanzo d’esordio – ha spiegato l’autrice -. È frutto di un lavoro coltivato nel tempo con cura, attenzione, amore, dedizione e passione. È stato un cammino che ha intrecciato la scrittura con l’anima, lungo il quale ho incontrato volti, persone e sguardi che hanno saputo lasciare un’impronta. Ogni incontro, ogni frammento vissuto, è diventato motivo di ispirazione di un racconto che appartiene alla mia immaginazione, alla mia realtà interiore, dove le parole si fanno specchio e riflessione”.
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