Il terzo incontro “Resilience” tra presentazione dei lavori e visioni future

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Martedì 29 aprile al Castello di Barletta si è tenuto il terzo incontro del comitato direttivo del progetto “Resilience – Promozione della resilienza territoriale nel Sud Adriatico”, finanziato dal Programma Interreg IPA South Adriatic 2021–2027 con l’obiettivo di rafforzare la cooperazione tra Albania, Italia e Montenegro nella lotta agli effetti sempre più gravi dei cambiamenti climatici.
I Partner di “Resilience” lavorano fianco a fianco con l’obiettivo di migliorare le politiche regionali e nazionali attraverso iniziative di medio e lungo termine per sviluppare strumenti e strategie comuni, potenziare le conoscenze e le competenze dei funzionari, identificare best practice e valorizzare il patrimonio territoriale e ambientale del Sud Adriatico.
“Il progetto South Adriatic Interreg Resilience è un progetto nel quale l’Albania affronta un’importante sfida, essendo paese capofila – ha affermato Klajdi Nikolla, direttore dei rapporti internazionali di progetti presso l’Agenzia Nazionale della Protezione Civile Albanese -. Sei sono i partner: Ministero degli Interni del Montenegro, Acquedotto del Montenegro, Acquedotto Pugliese, Regione Puglia e Regione Molise, oltre ovviamente all’Albania, che coordina i partner e che si sta adoperando affinché siano raggiunti tutti gli obiettivi di progetto nei tempi stabiliti”.
La giornata si è aperta con i saluti istituzionali di Nikolla, Nicola Lopane, Direttore del Dipartimento di Protezione Civile e Gestione delle Emergenze della Regione Puglia e Maurizio Bruno, Presidente del Comitato Regionale Permanente di Protezione Civile della Regione Puglia.
“Grazie a questo progetto co-finanziato dal Programma Interreg IPA South Adriatic abbiamo la possibilità di creare e sviluppare una comunità adriatica resiliente – ha commentato Lopane – I fenomeni naturali che attanagliano i nostri territori, abbastanza comuni come scenario sia in Italia che in Albania che in Montenegro, ci spingono a cercare delle opportunità in questo progetto”.
“Esattamente oggi la Protezione Civile compie 43 anni – ha precisato Bruno -. Mi sembra opportuno festeggiare il compleanno del Dipartimento Nazionale con questo ambizioso progetto in questa splendida location, valorizzando tutto il lavoro che si è fatto in questi anni”.
A seguire i Partner di Progetto hanno illustrato le iniziative portate avanti nel progetto Resilience, evidenziando le sfide comuni, le soluzioni individuate e i prossimi passi da intraprendere.
“Il ruolo della Puglia rispetto ai rapporti con i Paesi dirimpettai è divenuto più che mai strategico non solo da un punto di vista economico – ha affermato Franco Giuliano, console onorario del Montenegro -. L’assenza di confini fisici soprattutto in ambito ambientale richiede un’azione comune tra il nostro Paese e la Puglia, quest’ultima cerniera culturale e di dialogo tra l’Europa e i Balcani. Per realizzare tutto ciò non si può prescindere dai collegamenti, marittimi ed aerei, che in questo momento mancano tra la Puglia il Montenegro”.

Sulla stessa linea Artur Bardhi, delegato dal Console Generale prof. Arjan Vasjarèi, è intervenuto affermando che il progetto “Resilience” affronta sfide che non conoscono confini amministrativi, stimola la condivisione di conoscenze e buone pratiche. Tale iniziativa è considerata strategica per potenziare le infrastrutture e le competenze della Protezione Civile.
Gli incontri tra i partner di questo progetto continueranno nei prossimi mesi con l’obiettivo di creare una strategia condivisa per affrontare le sfide ambientali dei prossimi anni. Dopo l’estate i dipartimenti di Protezione Civile delle nazioni coinvolte si incontreranno in Grecia per un’attività di scambio di buone pratiche, puntando ad una sempre più forte sinergia operativa tra loro.
Difatti, le attività finanziate con 4.793.738 €, nell’ambito del progetto comprendono la realizzazione di un geocatalogo e la raccolta di dati analitici sulle fonti dell’acqua e sui rischi di incendi boschivi, oltre a puntare a sviluppare una strategia congiunta e a definire un protocollo operativo per una gestione più efficace delle emergenze legate all’acqua e agli incendi.
“Questo percorso viene da lontano – ha spiegato Claudio Polignano, Autorità di Gestione del Programma Interreg IPA South Adriatic -. È un cammino strutturato, di carattere strategico, perché nasce anni fa dalla volontà comune da parte della Protezione Civile di tutti e tre i paesi (Italia, Albania e Montenegro) di unire le forze, di affrontare le sfide dei cambiamenti climatici e delle emergenze che ne derivano, in un’ottica congiunta”.

redazione

 

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